Molto "gibsoniano" (anche se tratto da un romanzo di De Lillo) l'ultimo, bellissimo, film di David Cronenberg.
Vicino, per contenuti e sensibilità etico/estetica a Johnny Mnemonic e New Rose Hotel, indimenticabili racconti di William Gibson contenuti nell'antologia La notte che bruciammo chrome.
COSMOPOLIS, opera d'arte che oltre a porsi come strumento di riflessione sul "nostro" imminente futuro, quello che ci attende (TUTTI) dietro l'angolo del decennio in corso, funge cinefilicamente da involontario termometro per misurare la febbre malarica che fiacca da tempo la fantascienza cinematografica (avvelenata dagli effetti speciali, dalla spettacolarizzazione a tutti i costi, dalla superficiale velocità dei videogiochi, dalla facile retorica capitalistica/reazionaria, dai megabudget delle multinazionali dell'intrattenimento...), ma non è certamente per tutti i palati.
Indispensabile, però, per conservare intatti (o quasi) i neuroni che ancora ci distinguono dagli automi, siano essi inconsapevoli, siano essi contenti di esserlo.
Concordo al cento per cento, anche se sospetto una polemica a distanza con il blog fumerochettaro che del film parla malissimo, più che altro per ribadire orgogliosamente la sua appartenenza alla cultura bassa. Se tanti fumettari vedessero più Cronemberg (e non solo) e meno serie tv mainstream, il mondo del fumetto seriale sarebbe meno standardizzato, i think
RispondiEliminaGiungo da Dalla parte di Asso, incuriosito dal tuo commento (carina pure la foto và).
RispondiEliminaHo visto Cosmopolis e credo che non lo consiglierei a 9 persone su 10. La decima persona invece, cioè colui/colei che conosce Cronenberg abbastanza bene (La Mosca, Il Pasto Nudo, La Zona Morta e History of Violence bastano) potrebbe apprezzare il film. Io l'ho apprezzato nonostante tutto Cronenberg se ne sia fregato assolutamente di fare un film che possa realmente "intrattenere".
Mi sono divertito molto a capire il ruolo che dava ad ogni personaggio con la sua controparte nel mondo (l'ultimo personaggio con l'asciugamano in testa che cita Sant'Agostino mi è sembrato un frate, intriso di morale cristiana "buonista"; la tizia un po' grassottella, il consulente teorico di Pattinson, era la filosofa, platonica forse); anche vedere dove si insinuava il vecchio Cronenberg mi è piaciuto (vedi il pezzo dell'aggressione nello studio televisivo).
Tirando le somme a quasi 70 anni Cronenberg ha voluto fare come gli pareva, e gliel'hanno fatto fare.
Io ho apprezzato ma so che quasi nessuno apprezerà
Come scrisse un grande fumettista/romanziere/drammaturgo (a voi scoprire l'identità): agli altri la sbobba dell'esercito e a nous la nouvelle cousine!
RispondiEliminaGrazie per essere passati e per aver commentato.
oh, mi mancava un po' d'elitarismo. Se nasce dalla disillusione però non mi piace.
RispondiEliminaL'unico tizio che abbia fatto tutte queste cose credo sia un certo Copi, di cui però non ho trovato questa citazione
No, non è lui.
RispondiEliminaRitenta, sarai più fortunato (ma è meno "elitario" di quanto pensi). Un aiuto: è molto legato alla fantascienza.
Grazie per essere passato e per aver commentato.
mmmm probabilmente non è francese perchè altrimenti "a nous" l'avrebbero tradotto con "a noi" e non lasciato così come un francesismo....ma qui non c'è il 50 e 50 o l'aiuto da casa?
RispondiEliminaEsatto! Bravo! Sei sulla buona strada! E' italiano.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=H6o1zYFpFsY&noredirect=1 ??
RispondiEliminadiamine se non è lui non merito ulteriori attenzioni
E' lui! Ma chi sei, Marlowe o Sam Spade?
RispondiEliminaTornate tutti a farmi visita, ok?
diehheeh lo sapevo che dovevo fa il detective, sto sbagliando strada.
RispondiEliminaComunque tranquilla se continui a recensire io ci sto : )
Non si vede i link! Cos'è? Cos'è?
RispondiEliminaun fumetto di Dino Buzzati, se cerchi "Dino Buzzati" su youtube lo trovi
EliminaDIVENTA UN PRODE DETECTIVE ANCHE TU!
RispondiEliminaTornate, mi raccomando!!!!