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DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI!

domenica 24 giugno 2012

AMBROSIA, la nuova fantascienza italiana da edicola!

Ho iniziato ad interessarmi seriamente di fantascienza in prima media. Quello che non trovavo in libreria lo cercavo in quelle dei remainders, dei libri usati, nelle bancarelle, nelle biblioteteche ( ho 23 tessere di biblioteca, di cui 2 inglesi, 1 francese, 1 polacca, 1 spagnola, 1 greca )... Romanzi, antologie, saggi, riviste, fanzine.... che cerco oggi come allora servendomi anche in  eBay e su internet più in generale. Ho sempre sognato per l'Italia un movimento letterario rivoluzionario e spontaneo, come quelli espressi dalla collana New Worlds curata da Michael Moorcock, dalle antologie Dangerous Vision di Harlan Ellison e da Mirrorshades di Bruce Sterling... Per cui, quando ho saputo dell'uscita di AMBROSIA, nuova collana da edicola di fantascienza tutta italiana col proposito di rinnovare il mondo della letteratura fantastica attraverso un manifesto di sette dogmi: MANIFESTO DELLA NUOVA FANTASIA (NF-Nuova Fantascienza/Hardcore Fantasy), sono immediatamente corsa dal giornalaio a procurarmene due copie (una da sciupare, l'altra da conservare, ma in realtà entrambe per sostenere la coraggiosa iniziativa editoriale). 
E dopo solo due pagine di lettura è cominciato il mal di pancia. Il "manifesto propostivo ideologico" è ridicolo in ognuno dei suoi sette punti, in quanto già TUTTI ampiamente affrontati, sviluppati, risolti, e ormai in un uso massiccio -da almeno 65 anni- da quasi tutta la narrativa fantastica, intesa in tutte le sue forme, non soltanto letterarie. Inoltre l'autore del romanzo ( primo di un ciclo di 6 ), nonchè curatore, ideatore ed editore della collana, introduce la sua opera decantandone le qualità, di importanza, di urgenza, di verosimiglianza... commettendo il più grave dei reati  nei confronti del lettore: negargli il diritto di interpretazione. 
Poi, finalmente, comincia il romanzo, che si rivela subito tutto tranne che originale, rivoluzionario, o anche soltanto verosimile. Un coacervo di elementi e luoghi comuni presi a caso e di peso dal maremagnum di tutto il peggio che si può immaginare in materia di fantascienza d'avventura, o meglio di sciencefantasy. Scritto MALISSIMO, con spiegoni infiniti fin dalla prima pagina, scene d'azione descritte peggio che in un librogame, ed errori a profusione di grammatica, ortografia, sintassi.... Per la cronaca, caro Maurizio De Paola, ad una donna stuprata brutalmente da un mutante il sangue LE scende dalle gambe, non -come ha scritto lei- GLI  scende! Oppure, oltre alla fantascienza volete rivoluzionare così malamente anche la lingua italiana? Per finire, tre racconti appartenenti alla serie Cronache di un altro mondo di Nikola Grukevich, che tradiscono ancora di più il manifesto dogmatico, essendo tre racconti in puro old style Ai confini della realtà by Rod Serling. Alla fine del tutto, viene davvero da chiedersi cosa abbiano letto e visto di fantascientifico gli autori per credere di essere degli innovatori in questo campo... o anche soltanto dei semplici scrittori di fantascienza generica. L'Italia non è ancora pronta ( e di 'sti passi non lo sarà mai ) per nostrani Michael Moorcock, Harlan Ellison, Bruce Sterling... ma neanche si merita simili pateracchi!

51 commenti:

  1. Be' il nome della collana mi piace.
    La copertina non è male, anzi direi bella (pur sbilanciata) se non temessi pugnette da graficoni.

    La frase fa quasi piu' ribrezzo come descrizione visiva dell'avvenuto stupro che per sprezzo dell'ortografia.

    P.S.: Neanche il numero 1 di Hammer ti piace?

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    1. L'unica fantascienza italiana a fumetti da edicola -anni 90- ad essermi piaciuta (seppure parzialmente) è stata quella della rivista Cyborg (prima Star, poi Telemaco), anche se Hammer, soprattutto se confrontato con Nathan Never e il morto e sepolto Bad Moon, era dignitosissimo. Ora, in gran ritardo, sto leggendo Engaso 0.220... qualche ideuzza carina c'è, ma è troppo graficamente derivativo nei confronti di Nathan Never, ed è scritto in un italiano a dir poco "perverso". Appena avrò finito tutti e 9 i numeri, più gli speciali, farò un post.

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  2. hahahahahhaha che odio la gente che si autoelogia e si autodefinisce qualcosa, chi cazzo sei per autogiudicarti positivamente. L'unico auto che concepisco è quando lo si accosta ad ironia, ma anche in questo caso mi puzza un po' di superbia..ahha oddio me lo devo comprare sto coso

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    1. il mio "sei" non era un Te Irina ma un Te generico, sottinteso l'autore del librettino

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    2. Tranquillo, non l'avevo pensato, ti sei spiegato benissimo.

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    3. Grazie per averlo spiegato a me, Flavio :P

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  3. Be' dai, se l'è anche comprata in due copie quella strage di alberi. Lasciala sfogare. Magari te ne vende due al prezzo di uno.

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    1. Una copia la tengo, l'altra la regalo.

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    2. Infatti il mio suggerimento era di venderla a Flavio, per compensare il tempo perso nella lettura.
      Io al massimo mi terrei la copertina strappata dal resto del libro.
      Come per i WildC.A.T.s di Alan Moore. Vanno strappati dal resto dei fumetti di quella testata. Sono spazio tolto ad altre cose più degne.

      Attendo la risposta sul numero 1 di Hammer!

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    3. Lo regalerò, con altri libri e fumetti illeggibili, alla biblioteca della compagnia per la quale lavoro, da qualche anno deposito delle mie scorie cartacee.

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    4. Forse nell'albo c'è il suo zampino.

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    5. Ricordo solo quello!:P
      E la storia delle balene.
      Di fumetti italiani non c'era niente di meglio in campo fantascientifico. Sia come disegnatori che come storia. E i personaggi non eran banali. Non mi era piaciuto un solo numero, quello disegnato da "Ferrari", mi pare che si chiami così.

      E' stato utile per levarmi dalle palle i fan di un certo film. Non potevo prestare "Terrore in una piccola città" di Byrne. I F4 eran visti come roba per bambini. Un bonellide richiamava Dyd o NN, quindi, non si sa per quale motivo, poteva avere una patina di dignità.
      Sì, lo so. Sono uno spaccacoglioni ;)
      Non c'entra un piffero, ma consiglio a chi non l'avesse vista la serie tv The Lost Room. Terminata di corsa per lo scarso successo, ma godibilissima.
      (L'ho scritto per non lasciare per ultimo il fatto che sono uno spaccacoglioni)
      Doh!

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    6. Cyborg era meglio. Parere personale, naturalmente.
      Tranquillo, non spacchi affatto, anzi!

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    7. Roberto Ferrari era considerato il Ryoichi Ikegami italiano (in effetti ne replicava lo stile in maniera impressionante, ma niente di più); è poi partito alla volta del Giappone a fare il character designer alla Tatsunoko (quelli di Casshern, Irina!), l'ultima volta che ne ho avuto notizia. Il titolo dell'albo che disegnò era "Invernomuto" (suona familiare...).

      Lost Room! Davvero una gran bella serie fino alla penultima puntata, con un crescendo di tensione e interrogativi che facevano sperare il meglio. Poi nell'ultima puntata hanno svaccato tutto, troncando in fretta e furia le varie linee narrative a causa della soppressione da parte del network. Un vero peccato, avrei goduto molto volentieri di una seconda stagione che portasse a termine come si deve quanto promesso all'inizio.

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    8. @m_
      magari, sarei molto orgoglioso di aver prodotto il miglior fumetto di fantascienza italiano. Parere anche questo personale, ovviamente.

      @Irina
      Mi aspettavo un po' di argomentazione sul perchè trovi bello Cyborg e addirittura meglio di Hammer (che blasfemia!!).
      Attendo un post su Cyborg, se mai ne avrai voglia.

      No be' ancora non spacco qua :D
      Mi riferivo a quelli che subivano i miei commenti parlandomi di Matrix.

      Ora vado a controllare se ci sono flammoni di la' (spero di no, che tocca anche lavorare :P)

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    9. @m_
      Sì, esatto. L'Ikegami de no' altri :D, m'ero scordato del soprannome.
      Anche io son rimasto al suo trasferimento in Giappone e poi null'altro. Peccato.

      Lost room mi ha soddisfatto anche nell'ultima puntata. Avendo aspettative davvero pessimistiche. Dovevano chiudere tutte le cose lasciate aperte negli altri episodi. Altro "peccato".

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    10. Sapevi che "Terrore in una piccola città" di Byrne deve l'ispirazione ad un racconto di Pohl, "Il tunnel sotto il mondo" da cui è stato tratto anche un film (italiano!) alla fine degli anni '60, che venne sceneggiato da nientemeno che Alfredo Castelli?
      Parafrasando la "Tavola di Smeraldo" di Trismegisto: Divertente come tutto sia collegato, no?

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    11. Devo aver letto della sceneggiatura di Castelli tempo fa, senno' non mi spiego perchè ho preso dal muletto "Il tunnel sotto il mondo", visto che Cozzi mi fa un po' cagare.
      Francamente quando l'ho "assaggiato" mi ha dato la sensazione di un esperimento anche interessante (ma non fidarti della mia memoria).
      Devo trovare il tempo e il coraggio di vederlo.
      Ma forse sarebbe meglio leggere Pohl.

      Oggi avevo leggiucchiato un'intervista a Castelli che ne parlava. Non è uno dei lavori di cui si vanta in giro :)

      Ahah ritrovata.
      Il titolo è emblematico:
      http://www.fucinemute.it/2000/11/la-vergogna-che-viene-dal-passato/

      Comunque penso che "Il tunnel sotto il mondo" sia piu' del genere di "La fuga di Logan" che alla "Matrix".

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    12. E lo credo che Cozzi ti fa cagare! Ricordo ancora quella boiata con protagonista David Hasselhoff (la cui migliore interpretazione è a tutt'oggi nel film di SpongeBob), "Scontri stellari oltre la Terza Dimensione". Lo vidi che ero un bambino e passai tutto il tempo domandandomi se il fatto che mi facesse schifo era dovuto al suo essere "un film per grandi". Mi si stringe il cuore a pensare a quanti piccini possono aver condiviso quel trauma.

      Sì, in effetti il racconto di Pohl, come dici, è più vicino a "La fuga di Logan" e per certi versi al "Brave New World" di Huxley.

      E grazie del link all'intervista.

      En passant, chiedo scusa a Irina se ci stiamo facendo un po' troppo i cavoli nostri, ma questo "luogo" è così accogliente..

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    13. Star Crash, il capopolavoro di Cozzi!!!

      Si ci stavo pensando anche io al fatto che l'abbiamo trasformata in una chat :D

      Comunque, fischiettando con aria innocente, chiudo (per ora) con alcune osservazioni.

      Se quella di Pohl è sul genere "La fuga di Logan" o "La penultima verità" e "Tempo fuor di sesto" di Dick, allora "Terrore in una piccola città" è la prima matrixata (1981) di cui almeno io ho conoscenza. Poi c'è il romanzo "Ai Due Lati del Muro" di Francesco Grasso pubblicato su Urania n° 1189 nel 1992. A seguire l'ottimo Hammer n°1 del 95 e - last and least - il film del 1999 con lo stocafisso, il padre della pornostar e, come la chiamerebbe Renè Ferretti, la "cagna" del francese.
      Se riesco a non farmi sbattere fuori dal forum di Byrne cerco di indagare (Ha più regole assurde di un concorso per miss Vaticano).

      P.S.: Sarebbe figo consigliarsi qualche serie tv bella come Lost Room. Sono in crisi di astinenza!!! Vabbe' mi manca Lost. Inizio a vedermelo. A tra qualche mese :P
      (Meglio non approfittare troppo dell'ospitalità della ferrea Irina)

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    14. Un post su Cyborg? Farò molto di più! Ovvero un post su tutta la fantascienza italiana a fumetti degli anni 90: Cyborg, Fuego, Nathan Never, Bad Moon, Hammer, Engaso 0.220...
      Star Crash mi piaceva da bambina, avevo il vhs comprato -credo- in qualche ipermercato. Oggi fa tenerezza, mentre Nirvana (per restare in tema di fantaspaghetti),con tutta la sua supponenza intellettualoide, più finta di una bancanota da tre euro, fa solo arrabbiare.

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    15. Attendiamo come padri in sala parto...guardando il sedere alle infermiere (a proposito, ma qua vengono a commentare solo maschi?!?)
      Tornando seri, Star Crash ti piaceva da bambina perchè c'eran pochi film di fantascienza ed eri una tabula rasa.
      Ti fa tenerezza perchè ricordi il tuo coinvolgimento da bambina. In realtà faceva schifo anche all'epoca della sua uscita. Persino mentre lo giravano faceva schifo. Era un Nirvana di 10 anni prima ma senza quella fastidiosa supponenza che dici(ahah ma ricordo bene che c'era Abatantuono nello schermo di un videogame? Me lo ricordo come uno sketch mal riuscito di un Colorado Cafè ante-litteram, il che è tutto dire).
      In confronto agli ultimi 2 Star Wars comunque penso non ci sia di peggio...Cozzi li avrebbe girati meno patetici.

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    16. Sottoscrivo ogni tua singola parola! In realtà quando mi piaceva Star Crash ero proprio minuscola, mi piaceva come mi piaceva Fantaghirò, altra patacca.
      I prequels di Star Wars non esistono, è solo un' illusione, solo un'illusione, solo un'illusione...brzap!

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    17. Omo os caras do slimpikinot, da quelo che scrivi e da come lo scrivi, ho l'inquietante sensazione di conoscerti di persona. Potresti dirmi soltanto in che città vivi? Perché se sei tu, la prossima volta che ci vedremo sarà da ridere.

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    18. @Irina
      Eheh Fantaghirò lo trasmettevano quand'ero già un post-adolescente insofferente.
      In realtà a me non piacciono manco i primi Guerre Stellari. Quegli stacchi tra una scena e l'altra sono una cosa inguardabile. Mi infastidivano anche da bambino. Mi piacevano solo alcuni personaggi, col loro vago passato. Poi una volta spiegati...Darth Vader diventa patetico. La mitica battaglia in cui perirono gli Jedi, non parliamone. Meglio il film degli Ewoks che i prequel.

      @m_
      Se m_ sta per Michele e Omo os caras do slimpikinot sta per Federico... Ci vediamo a PN o passo io a Trieste?
      Eheh sarebbe assurdo...Com'è piccolo il World Wide Web

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    19. Di Star Wars mi piacciono molto soltanto i primi 2, il terzo con gli orsacchiotti non l'ho mai sopportato. Le volevo morte quelle palle di pelo!

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    20. Mi riferivo proprio al film dedicato a quelle palle di pelo degli Ewoks.
      Dev'esser stato uno dei primi spin-off.

      Be' le Speeder Bike assieme a Boba Fett erano una delle poche cose che mi intrigavano di Star Wars (oltre ai pezzi grossi intendo), almeno nelle pubblicità di Topolino.
      Poi si è visto, nel "Ritorno dello Jedi", Boba Fett in azione...son più temibili e degni gli Ewoks.

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  4. Ma leggeremo mai in questo blog una critica che sia davvero una critica e non una valangata di stronzate una dietro all'altra?

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    1. Non ti sembra una critica questa?

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    2. stefano.passeri, leggeremo mai un tuo commento intelligente?

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    3. Quanto mi piace. xD

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    4. Se iddio (o chi ne fa le veci) vuole, del frullo del passeri ce ne siamo liberati definitivamente!

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    5. Tu invece evita di cancellare o fare CENSURA sulle cose che ti scrive la gente e che evidentemente non ti stanno bene. Oltre al blog spazzatura, si intende.

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    6. Vabbe' dai non mi sembra proprio un blog spazzatura. Ci sono opinioni abbastanza discutibili, ma molte cose sono interessanti.
      Poi il Rrobe ha bisogno di una nemesi, è troppo che non ci sono flammoni nel suo blog. Nemesirina ha buone chance di farcela.

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    7. Va da sé che le opinioni sono discutibili. Sono appunto opinioni, non fatti. Indovina un po', accade anche negli altri Blog, addirittura in quello del celebrato e nominato Rrobe (il quale, sia detto tra queste due parentesi, ha avuto i suoi bei trascorsi da hater in blog altrui, in altri tempi). Sottoscrivo la parte sulle cose interessanti. Sicuramente qui trovo riferimenti a parecchie cose che non trovo nella maggior parte dei blog italici, troppo impegnati a recensire le ultime chicche Bonelli o celebrare commossi l'ennesima monografia sul disegnatore "scomparso e troppo sottovalutato".
      Il commento di Irina su Cavazzano ha provocato una stretta al mio cuore innamorato del Veneziano, ma se non altro le sue opinioni sono espresse con proprietà di linguaggio, breccie improvvise su un retroterra culturale vasto, e capacità di tracciare percorsi trasversali alle arti di cui qui si discute. Cosa che non si può dire di certi altri commenti, annebbiati da una conoscenza rozza e volgare dell'argomento e annegati in una sintassi da stupratori di polli.
      Se qualcuno si sente chiamato in causa da quest'ultima parte, sappia che è nel giusto, mi rivolgo proprio a lui.

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    8. Non ho mai cancellato nulla. Odio la censura.

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    9. Su Cavazzano, non ho nulla contro di lui, ma c'è chi ha la fobia dei ragni, chi degli insetti, chi dei luoghi chiusi, chi di quelli aperti, chi delle bambole, chi dei clown... io ho la fobia dei paperi a pera del maestro veneziano.

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    10. Non mi interessa essere la nemesi di Rrobe, ma dire quello che penso, e lo faccio anche in molti altri blog, non esiste mica solo quello del Rrobe, perchè tanta importanza?

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    11. Io quando parlavo di opinioni discutibili intendevo educatamente riferirmi a quelle che ritengo cazzate immani, come capita in qualsiasi blog. Tipo le sparate qualunquiste del Rrobe nazionale sul papa o mille altre. La mia battuta sul Rrobe che ha bisogno di una nemesi era tutt'altro che spregiativa nei confronti di Irina. O anche di Rrobe stesso. Visto che il suo è uno dei blog che leggo con più interesse. Anche quando non sono d'accordo con le sue sparate o quando parla del suo adorato cinema "sparatutto", vista la gran frequentazione del blog, si trovan spesso commenti interessanti. Poi i suoi flammoni sono mitici. Post da 100 e passa commenti da guerra civile alla tastiera. E in Irina vedo grandi capacità di scatenarvi flammoni. Si parla per ridere, eh.

      Anche io ho trovato anomalo il commento su Cavazzano. Ma non lo vedo anomalo nel senso di opinione diversa e . E' come quando si sente gente commentare quadri di Picasso e dire: "Quello lo so fare anche io". Non è che ogni opinione vale l'altra. Le stronzate restan stronzate. Sennò tanto vale ascoltare anche Bossi.
      Detto cio' trovo altre cose molto interessanti in questo blog. E riesce a stuzzicarmi la curiosità nello scoprire cose che non conosco.

      Se la sintassi da stupratore di polli a cui ti riferisci è la mia...puo' essere...mi alleno in attesa di galline.
      Ma credo ti riferissi a qualcuno i cui commenti hanno lo stesso valore di una predica del papa che parla male dell'Astrologia.

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    12. Le cose extra Disney di Cavazzano mi piacciono, sono proprio i suoi paperi e topi che mi terrorizzano!!!

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    13. Io ho la fobia delle scarpe marroni. E delle felpe con le scritte.

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    14. La mia era una risposta ad m_.
      Visto ora i tuoi commenti, Irina.
      Ci vorrebbero dei commenti a più livelli, come su wordpress.

      Non dico che ti interessi essere la nemesi di Rrobe. Lo troverei solo divertente.

      Non conosco tanti blog, navigo abbastanza a vanvera. Perchè non metti dei link qua in parte a dei blog che ritieni interessanti?

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    15. Niente da ridire sulla tua sintassi, omo os caras do slimpikinot, limpida e gradevole. E applaudo alla tua metafora sul papa. Impeccabile!

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    16. A me la mia sintassi appare un po' troppo arzigogolata, ma probabilmente troppi anni di canne(ho smesso, poliziotto postale che leggi!) non mi permettono un pensiero lineare.

      Molto gentile comunque, m_. Giuro che non metterò mai le scarpe marroni in tua presenza :)

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    17. @ Irina: "Non ho mai cancellato nulla. Odio la censura"

      Già, peccato che sia il tuo messaggio su un mio messaggio lasciato su un altro blog a mò di offesa è stato levato. Il tuo e ovviamente la mia risposta a seguito.

      Almeno dico, sincerità.
      Ma va bhe d'altro canto ripeto, falsità a mille.

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    18. A cosa ti stai riferendo? Ripeto: mai cancellato nulla.

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  5. Beh certo, se penso a Moorcock, Ellison e Sterling (dei quali quest'ultimo è il più professorino, essendo gli altri due degli iconoclasti ai quali offrirei volentieri da bere, e anche a lui naturalmente, "Our Neural Chernobyl" è un regalo per il quale non lo ringrazierò mai abbastanza), e poi leggo un titolo del cazzo come "La stirpe del sole nero" (che mi fa tanto pensare a un ebefrenico patito di Saturday Morning Heroic Fantasy), mi guardo bene dal dare a questo la benché minima possibilità di continuare a vivere. Non perché predica il futuro e mi diverta a spalare merda, ma perché ne ho piene le palle di ignoranti che saturano le distribuzioni con le loro masturbazioni mentali dandosi arie da innovatori, storditi da deliri messianici autoindotti trascorrendo sabati sera a guardare maratone di cagate illudendosi di poter fare meglio perché (pausa per prendere fiato), loro sì, hanno capito cosa ci vuole. E dal momento che pago per leggere la loro sbobba, pretendo che si guadagnino il denaro che ho faticosamente raccolto e dato loro. Altrimenti che scompaiano. E sarò il primo a pisciare sui loro resti.

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