www.wondeirina.blogspot.com

DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI!

giovedì 2 maggio 2013

ROUND AROUND THE WORLD

In viaggio per il mondo, un' altra volta per un lungo periodo...due mesi, non per vacanza ma per lavoro.
Dopo un breve soggiorno a Bruxelles ora sto girando in lungo e in largo la Svezia, poi toccherà (ancora non mi è dato sapere in quale ordine) alla Norvegia e alla Danimarca... Turni di lavoro massacranti e poco tempo per aggiornare il blog e per fare qualsiasi altra cosa, ma ho già in programma alcuni post: uno sugli ultimi film di fantascienza, un piccolo dossier sul cinema dei vampiri (no Twilight!!!) e varie news sul Linkvolo Festival.
State con me.

giovedì 25 aprile 2013

THE SPLATTER AGE (parte seconda): Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia...LE CASE APOCRIFE (prima parte)

 Non mi dilungherò ulteriormente sulla prima "Casa apocrifa", ovvero LA CASA 3, titolo italiano di GHOSTHOUSE, di Umberto Lenzi, di cui ho già scritto qualche post addietro... se non per aggiungere che questo piccolissimo film, senza pretese, ma realizzato stilosamente e dalla straordinaria tenuta internazionale, ha generato altrove -proprio come da noi l'originale La Casa (The Evil Dead)- dei Ghosthouse apocrifi, che non sono gli italiani LA CASA 4 (aka Witchcraft), il bellissimo horror di Fabrizio Laurenti, e LA CASA 5 (Beyond the darkness) di Claudio Fragasso, bensì altri... In Germania, per esempio, Ghosthouse 2 è La casa dell'orco, nientemeno che di Lamberto Bava, mentre Ghosthouse 3 e Ghosthouse 4 sono rispettivamente La casa delle anime erranti e La casa del sortilegio, entrambi del tenutario (è proprio il caso di dirlo) Umberto Lenzi. 
                                             ... Ma l' I.M.U chi lo paga?




mercoledì 24 aprile 2013

BUON COMPLEANNO MAESTRO!

Il grande fumettista ENRIC BADIA ROMERO, creatore di AXA, disegnatore per tre decadi di MODESTY BLAISE e "spiritual guidance" di questo blog, compie oggi ben 84 primavere!
AUGURI DI BUON COMPLEANNO, MAESTRO!

Per saperne di più:

www.enricbadiaromero.blogspot.com

www.badiaromero.com

www.uchronia.ch

www.italianaxafanclub

lunedì 22 aprile 2013

THE SPLATTER AGE: Quella sopravvaluta CASA (The evil dead) in fondo al bosco...

Essendo nata nel 1985, ho potuto godere dell'era del cinema splatter solo in retrospettiva, attraverso le videocassette e la televisione (prima dei dvd ovviamente). Questo "distacco", cronologico e generazionale, mi ha sicuramente avvvantaggiata ai fini di una più serena valutazione del film in oggetto.
LA CASA (The Evil Dead), film di Sam Raimi del 1982, osannato dai più, a me non è mai piaciuto.
L'ho visto e rivisto più volte nel corso degli anni, cercando perfino di farmelo piacere.
Rozzo, confuso, compiaciuto, finanche noioso nella sua ricercata concitazione, La Casa è sicuramente una tra le pellicole più  sovrastimate della storia del cinema, a partire dalla "quasi" leggenda metropolitana del suo tanto decantato ai quattro venti low budget. Il basso costo in quei tempi era la norma per il 90x100 dei film horror, che erano quasi tutti indipendenti e realizzati con 2 soldi, per intenderci: autentici capolavori come La notte dei morti viventi di George Romero (1968) e Non aprite quella porta di Tobe Hooper (1974) sono costati proporzionalmente meno di The Evil Dead.
Il successo planetario del film di Raimi non è neppure da ascriversi nella tecnica (anche questa esageratamente "osannata"), ricalcata alla meno peggio nelle riprese e nell'uso del sonoro da Suspiria di Dario Argento (1977) e da Phantasm di Don Coscarelli (1979), altro super low budget.
La Casa segna in realtà il punto di non ritorno non soltanto del cinema horror ma di tutto il cinema americano e più largamente di intrattenimento, ovvero: azzeramento di ogni possibilità di contenuto, sia sociale che meramente estetico, a favore di un cinema convulso nella reiterazione e frenetico nel ritmo, tanto frenetico da risultare piatto e superficiale e quindi appettibilissimo per quel tipo di pubblico di bocca buonissima che proprio in quegli anni iniziava a salutare come capolavori la deriva del cinema action, sfuggito dalle capaci mani dei Walter Hill e John Milius di turno e cascato in quelle dei produttori di blockbusters. Sorte che da lì a poco toccherà anche all'horror, salvo irriducibili e new entry duri e puri.
La Casa, funziona come un porno, ne ha la stessa identica struttura: trama pretestuosa, contenitrice di effetti sempre più cruenti ed esagerati, senza soluzione di continuità, fino ad arrivare all'orgia (di sangue, frattagle, pongo e purea di patate) finale, ma non conclusiva. Tutto è di bassissimo livello, dialoghi e recitazione compresi, anche Bruce Campbell, al quale va però non va negato un certo physique du role. Inoltre è tutto di seconda mano: la casa sperduta nel bosco, gli alberi assassini (l'unica sequenza comunque interessante, cruda e morbosa) i demoni simil agli zombi romeriani, i giovinastri carne da macello, il finale aperto...
In seguito Raimi farà pure di peggio con i due sequel del suo primo film, vari blockbusters, di cui mi sento di salvare solo (e parzialmente) Darkman, e una manciata di produzioni horror tra le peggiori che si siano mai viste.
Che altro aggiungere se non l'antico adagio "al peggio non c'è mai fine?"
In questi giorni è infatti in programmazione nei cinema il remake, prodotto dallo stesso Raimi (una garanzia di fetecchia, scusate ma la mia non è prevenzione bensì statistica), del "mitico" (si fa per dire) La casa (The evil dead), che già si preannuncia come ennesimo successo da birra e salsicce.

P:S: E invece no, il remake è bello! Non c'è Ash e lo stile non è derivativo, anzi direi che è quasi un anti-Raimi! Il miglior remake horror dopo Dawn of the dead di Zack Snyder!

domenica 21 aprile 2013

GIRLS POWER! NOI SIAMO LE COLONNE!

Le donne, che vedete incolonnate alla vostra destra, sono:

MILENA MILANI, scrittrice , poetessa e regista.
TANITH LEE, scrittrice.
LYDIA LUNCH, musicista, scrittrice e poetessa.
ALDA TEODORANI, scrittrice, saggista e sceneggiatrice.
DANIELA PIEGAI, scrittrice, sceneggiatrice e pittrice.
JOYCE CAROL OATES, scrittrice.

giovedì 18 aprile 2013

25 ANNI DI SPLATTER in mostra al LINKVOLO FESTIVAL 2013!

Ho iniziato a leggere SPLATTER che avevo tra i 10 e gli 11 anni, quand'era già finito da un pezzo. Lo compravo di seconda o terza mano da un rigattiere di libri e fumetti vicino a casa mia, che ora non c'è più, al suo posto c'è un orribile negozio di telefonia mobile. I tempi cambiano, anch' io sono molto cambiata...
ma non posso negare che Splatter, insieme ai film di Freddy Krueger e ad alcuni romanzi di Stephen King (Christine su tutti) mi siano serviti ad affrontare meglio l'adolescenza che di lì a poco sarebbe esplosa con tutta la sua violenza.
Credo, anzi ne sono pienamente convinta, che la serie di Nightmare altro non sia che un manuale di sopravvivenza all'adolescenza... Qualcosa in realtà di molto profondo e viscerale, mimetizzato da divertimento pop.
Ora Splatter è prossimo a festeggiare i suoi 25 anni, e....a ritornare!

Per maggiori informazioni:
www.linkvolo.com

lunedì 15 aprile 2013

Doppio post: "QUAL'E' IL TUO FILM HORROR PREFERITO?" e "UMBERTO LENZI in concorso al LINKVOLO FESTIVAL 2013"!

Nel 1997 avevo 12 anni ed era tornato di moda il cinema horror.
SCREAM di Wes Craven aveva contagiato anche i miei compagni di classe, ed era tutto un: <<Qual'è il tuo film horror preferito?>>.
Io rispondevo sempre inventandomi qualche titolo per metterli in ambarazzo, anche se in realtà ero l'unica ad avere un minimo di cultura in materia; avendo già letto tutto Poe e Lovecraft, Splatter e Mostri, montagne di fumetti americani e visto diversi classici come La notte dei morti viventi e Non aprite quella porta.
Inoltre in quel periodo, Stephen King era la mia bibbia, Clive Barker il mio vangelo e Dario Argento l'arci papa della mia chiesa personale.
I miei compagni, invece, non andavano molto oltre Dylan Dog, Piccoli brividi, e qualche film visto in seconda serata su Italia 1.
Sempre in quegli anni mi vestivo e mi atteggiavo da gothic lolita, ero più alta di una spanna di tutte le mie compagne, e i maschietti mi sbavavano dietro.
Io ero perdutamente innamorata di Filippo, un ragazzo del mio palazzo che aveva il motorino e andava al liceo.
Filippo non mi filava neanche un po'... ora è sposato con una grassona semi calva che sta tutto il giorno alla finestra a fumare come una ciminiera.
Ad Halloween 1998, organizzai a casa mia una maratona di film horror, con ancora le videocassette, sempre fastidiosamente fruscianti e sempre troppo dannatamente scure.
Non ricordo che film vedemmo, solo che quando non mi facevano ridere mi annoiavano tremendamente (detesto i film Raimi style), l'unico che ricordo con vero piacere è LA CASA 3, imbecillissimo e truffaldino titolo italiano di GHOSTHOUSE di Umberto Lenzi.
Mi mise strizza per vari motivi, il primo (essendo io pupazzo fobica) era il clown pupazzo, il secondo era l'inquietante cantilena infantile, il terzo l'atmosfera cimiteriale che alleggiava su tutto e infine l'apparizione della MORTE, in saio e ossa, come mai avevo visto prima.
A differenza di altre signore del sonno eterno (in Inferno di Argento, Brancaleone alle crociate di Monicelli, Della Morte Dell'Amore di Soavi), quella di Lenzi brulicava di vermi, non parlava e, se non fosse stato per un piccolo movimento quasi impercettibile, la si sarebbe potuta scambiare per una statua, solenne e genuinamente spaventosa.
Per questo bellissimo ricordo, spero che -senza nulla togliere agli altri candidati- il premio letteratura del Linkvolo Festival 2013 vada ad Umberto Lenzi e al suo Spiaggia a mano armata, anche se non l'ho ancora letto.



Per maggiori info: www.linkvolo.com



sabato 13 aprile 2013

ABC di AUSONIA in mostra al LINKVOLO FESTIVAL 2013!

Mi rendo conto solo ora di non aver mai parlato di AUSONIA nel mio blog.
Strano, visto che dai tempi del suo Pinocchio è uno dei miei autori preferiti.
Ausonia ha mille volti, ma una sola anima.
Ausonia è un artista e un poeta, se fosse uno scrittore sarebbe Simak, Ballard e Céline insieme, ma l'ombra che proietterebbe sarebbe quella di Kafka.
ABC è un immenso capolavoro, che arriva al cuore e alla testa dei lettori con dolorosa semplicità.
Una mostra (e un incontro) da non perdere.
Per maggiori info: www.linkvolo.com

giovedì 11 aprile 2013

SERGIO "ALAN D." ALTIERI ospite al LINKVOLO FESTIVAL 2013

 In uno dei miei primi post ho parlato malissimo di questo scrittore e in particolare di 2 suoi romanzi...
Visto, però, che dovrò intervistarlo al Linkvolo Festival 2013, ho pensato di documentarmi meglio e sono andata in biblioteca a fare incetta.
Un sacco di romanzi (le antologie le ho saltate) che non avrò mai il tempo e la voglia di leggere in toto...così mi sono data un limite: se entro le prime 50 pagine non vomito, continuo.
Salto la lista dei romanzi che non sono riusciti a farmi superare la fatidica cinquantesima pagina e mi concentro sugli unici 2 che ho addirittura finito!
Corridore nella pioggia è un piccolo gioiellino di mistero, azione, e buona -a tratti evocativa- scrittura.
Di notevole originalità e con un' affascinante ambientazione.
Stupenda descrizione, assolutamente non banale, degli indiani d'America e della loro mistica.
Il secondo è L'uomo esterno, praticamente un noir anni 80 ambientato nella Milano "da bere".
Tesissimo, molto ben scritto...nel finale mi sono emozionata parecchio.
Sarebbe un ottimo film, se in Italia esistessero ancora "certi" registi e in generale il buon vecchio cinema di genere...
Insomma, 'sti due libri mi hanno fatto fare un po' la pace con Altieri, e sono più serena all'idea di incontrarlo e intervistarlo.
Oggi riporto i romanzi in biblio, ma in cambio mi piglio le antologie...hai visto mai?

Per maggiori info: www.linkvolo.com


martedì 9 aprile 2013

OSPITI LINKVOLO FESTIVAL 2013: ENZO TROIANO!

 Era da un po' che volevo postare questo pezzo, e quale migliore occasione dell'ospitata di Enzo Troiano al prossimo (in tutti i sensi) LINKVOLO FESTIVAL 2013?

Ora, che ci crediate o meno (a molti di voi sembrerà una colossale eresia), Enzo Troiano è in assoluto l'unico autore della fantascienza mondiale paragonabile, per qualità e spessore, a Philip K. Dick.
Il Dick, per intenderci, che va da LE TRE STIMMATE DI PALMER ELDRITCH  a UN OSCURO SCRUTARE, dalla trilogia di VALIS fino, e sopratutto, al postumo e co-scritto con Roger Zelazny: DIES IRAE.
Enzo Troiano, fantascientista dagli inizi "nathaneveriani/gibsoniani" di ENGASO 0.220 (che finalmente sono riuscita a recuperare dal primo all'ultimo, speciali compresi... Recensione prossimamente  su questi schermi!), dopo alcune eperienze  in Francia e Stati Uniti, compie un balzo di considerevole entità con il suo primo cartonato, KOREA 2145 (Albatros 2005), coadiuvato alla sceneggiatura dalla brava Emilia Perri, fino al "trittico" HARCADJA (L'isola Mystere, Il sogno, La distruzione di Babel), vertice  supremo e "maledetto" della sua produzione.
In KOREA 2145 (ristampato nel 2010 da Ded'a), a cui farà seguito nel 2006 il prequel HYPERION, disegnato però da Enrico Gigante, il mito e la tecnologia si fondono, ma lo scenario; seppure devastato e percettivamente alterato da agenti esterni; resta perfettamente riconoscibile nel "contingente". In questo, da un punto di vista prettamente sommario della "grafica" del fumetto, l'autore, più che a Massimiliano Frezzato (imperdonabile chi si ostina ancora a vedere in lui il mentore di Enzo Troiano), è accostabile ad Enki Bilal, sia per l'estetica decadente  per la naturale propensione a guardare più ad est che a ovest.
L' Asia di Troiano, infatti, sembra più un "altrove" balcanico post guerra etnica, che un terra orientale decaduta all'apice della sua ascesa al progresso.
Se KOREA 2145 è senza dubbio il capolavoro perfetto della nuova fantascienza a fumetti, nei successivi due albi: LUFER (scritto con Riccardo Bruno) e ERACLE 91, editi entrambi da Albatros rispettivamente nel 2006 e 2007, Troiano -pur sempre generoso ai pennelli- sembra perdere afflato "rivoluzionario" in favore di facili didascalicismi.
E se in LUFER (il suo albo virtuosisticamente più ambizioso e visivamente spettacolare) viene tirato in ballo niente di meno che Pier Paolo Pasolini, a dire il vero un po' inopinatamente, in ERACLE 91 (uno science fantasy facile e sbrigativo) l'impianto contenutistico precipita fin dalle prime battute in un cattocomunismo che lascia più attoniti che interdetti. Qua è là, in entrambi i volumi, la zampata colpisce ancora, ma procura soltanto graffi superficiali che si rimarginano subito, e non sempre centrano il bersaglio.
L'opera quarta, edita stavolta da Bottero Editore, pensata come trilogia (diventata poi un trittico con l'albo fuori commercio IL SOGNO, realizzato e distribuito in occasione del Napoli Comicon 2010), è invece la dimostrazione di quanto l'autore non si fosse affatto rammolito, ma avesse soltanto scaldato i muscoli per affrontare quella che, al momento, resta ancora l'opera più sofferta e impegnat(iv)a della sua carriera.
Enzo Troiano indossa qui lo scomodo talare (o il saio) del predicatore millenarista e ficca il dito, non sempre in maniera simpatica, in ulcerate profondità ancestrali.  
Troiano ci (vuole) svela(re) il dietro le quinte  del potere, con una filosofia tutta personale ma non così lontana da quelle largamente condivise di pellicole come ESSI VIVONO e MATRIX, nonchè quasi del tutto speculare all'ultimo, visionario e (non bisogna dimenticarlo) "mistico" P.K.Dick.
In HARCADJA, come in Eracle 91 (con il quale condivide l'estetica science fantasy), la retorica cattocomunista e una manifesta misoginia, che sfocia di tanto in tanto nel maschilismo, fanno sovente capolino, senza mai però destrutturare in loro favore il solido impianto narrativo.
Sfrondate la fastidiosa (parlo ovviamente per me) retorica, le incondivisibili prese di posizioni sociali e le svise religiose (parlo ancora per me), rimane un affresco di storia futura tra i più appassionanti degli ultimi anni.
Un futuro inquietante, foscamente "caravaggesco" (sebbene Troiano guardi esplicitamente a Michelangelo) e dominato dalle forze del male: sette sataniche, sacrifici umani, streghe, demoni... in un unicum inscindibile col potere (non più tanto occult(at)o).
Enzo Troiano crede davvero in un male "esterno" e dal volto luciferino: un virus che contaminata dalla notte dei tempi la "naturale(?)" purezza degli esseri umani... Se tale tesi non fosse così ben sostenuta dal suo autore, potrebbe persino far sorridere, o essere scambiata per una delle tante ingenuità da milieu millenaristico. Gli elementi che introduce e sviluppa, la ricchezza di tematiche profonde e il suo guardare fisso nell'abisso, rendono HARCADJA un'opera complessa, stratificata, che sfugge alla facile classificazione dei luoghi comuni della fantascienza, e non soltanto a fumetti.
Come scrive Daniele Brolli nella prefazione di INCUBO HYNN-PHAER, di un altro grande maestro della fantascienza a fumetti: Roberto Bonadimani : <<I progetti geniali per essere memorabili devono essere folli, eccessivi, e questa storia di fantascienza eccede il genere, diventa una forma di esperienza, confina con l'ossessione.
...Siamo al vertice oscuro di un  percorso artistico. E' quel vertice in cui l'autore ha messo da parte l'idea che esista un lettore, ed è intenzionato a seguire una chimera di rinnovamento, di scavo, di profondità buia e che non permette soluzioni. L'autore scende dentro se stesso e affronta i propri incubi.>>.
Anche Enzo Troiano, con le dovute differenze, condivide questa prospettiva di sguardo; salvo però credere nella luce alla fine del tunnel, nell'angelo salvatore/vendicatore, e nell'esistenza del figlio di dio; ma sopratutto crede nei lettori, ed è per loro che (a differenza del succitato Bonadimani) confeziona un universo VOLUTAMETE mai del tutto autonomo, deferente anzi ad immaginari fin troppo battuti, senza però MAI cadere nell'imitazione o nel plagio, come scrive Antonio Faeti nella prefazione del primo Harcadja: <<Il segno sapiente dell'autore, cita, contamina, parodizza, riscrive, ritrova, ripensa un grande itinerario conoscitivo, che è poi quello che sicuramente ci attrae maggiormente>>.
L'universo di Enzo Troiano è un "contenitore" barocco e allusivo delle esperienze, proprie ed altrui, fattesi non soltanto immagini ma canoni espressivi.
Il compianto Claude Moliterni ebbe a scrivere di lui: <<In tutta sincerità considero Enzo Troiano tra i più immaginifici ed innovatori fumettisti di domani. Un disegnatore di primo piano, dallo stile personale che segnerà la sua epoca attraverso il proprio talento>>.
Condivido.
Per maggiori info:
www.linkvolo.com
www.enzotroianocomics.com
www.wombatcomics.com




E...DONNE?

No, non mi sono autocensurata, ho soltanto messo in stand-by il post...
Da quando ho aperto questo blog, ho scoperto con mia grande sorpresa che esistono ancora omuncoli che giudicano le persone in base all'età, al sesso e, da ieri,  anche in base alla vita sessuale e alle libere scelte che ne conseguono.
Mi domando come potrà mai l'Italia risalire la china con gentucola del genere in giro, alcuni dei quali fanno addirittura opinione.
Giro il mondo per lavoro e ho tripla cittadinanza, ma non pretendo di sapere tutto o di più, però ragazzi posso dirvi questo: siete messi davvero, ma davvero davvero, male.
Il post, comunque, è solo in stand-by, ritornerà presto, più orgoglioso che mai.
Restate connessi.

sabato 6 aprile 2013

NOMINATION PREMIO LINKVOLO COMICS 2013

 ASSO  di Roberto Recchioni (NPE),
BETA 2 di Vanzella & Genovese (BAO), 
EXTINCTION SEED di Aicardi/Pastore/Nocera (GG Studio),
LA GIUSTIZIA SIAMO NOI di Cacucci & Gabos (Rizzoli),
LE AVVENTURE DEL GIGANTE MORGANTE  di Mauro Cicarè (Edizioni Di),
QUADERNI UCRAINI di Igort (Mondadori),
RED DREAD di Strukul & Vitti (Lateral Publishing), 
REQUIEM PER DUE C... di Sebastiano Vilella (Coconino Press),
SUL PIANETA PERDUTO di Serra & Bacilieri (Sergio Bonelli Editore), 
UN POLPO ALLA GOLA di Zerocalcare (BAO),

Ok, qui avrei molto da dire...e mi dispiace enormemente non poter far parte della giuria.
Ad ogni modo li recensirò tutti, dal primo all'ultimo, prima del verdetto.
Alcuni fortunatamente li ho già letti, per gli altri datemi il tempo di comprarli e leggerli.







venerdì 5 aprile 2013

NOMINATION PREMIO LINKVOLO LETTERATURA 2013


  1. CONTINUUM, Il soffio del male di Gianfranco Nerozzi (TEA/tre60) 
  2. SPIAGGIA A MANO ARMATA di Umberto Lenzi (Rizzoli) 
  3. TUTTO QUEL ROSSO di Cristiana Astori (Mondadori) 
  4. SAVANA PADANA di Matteo Righetto (TEA/Longanesi)
  5. LA BALLATA DI MILA di Matteo Strukul (Edizioni E/O) 
  6. VIPERA di Maurizio Di Giovanni (Einaudi)
  7. RESPIRO CORTO di Massimo Carlotto (Einaudi)
  8. LA PAURA di Francesca Bertuzzi (Newton Compton)
  9. ALLE RADICI DEL MALE di Roberto Costantini (Marsilio) 
  10. MALASUERTE di Marilù Oliva (Elliot)
Questi sono i dieci nominati al primo premio LINKVOLO LETTERATURA, dedicato con mia grande gioia al romanzo di genere, FINALMENTE! Io ne ho letti al momento, e per pura coincidenza, soltanto tre: Tutto quel rosso, La paura e Malasuerte... E davvero non vorrei essere al posto dei giurati, perché sono tutti e tre veramente ottimi...e chissà come sono gli altri!
IN BOCCA AL LUPO!

giovedì 4 aprile 2013

Italian AXA fan club: E' ONLINE!!!!



Il primo fan  blog dedicato all'arte del maestro Enric Badia Romero, alla sua eroina per eccellenza, AXA, e alle altre eroine non sottomesse e non sottoposte del fumetto è  finalmente online all'indirizzo: italianaxafanclub.blogspot.com
E' una nuova avventura, vi aspetto numerosi!!!

p.s: wonderina non subirà variazioni, sono previste news e recensioni a pioggia!
Restate connessi!!!

Un ulteriore e sentito omaggio a  Enric Badia Romero, nelle cui donne mi riconosco e alle quali almeno un po' vorrei assomigliare...

Per saperne di più: www.badiaromero.com
Oppure: www.enricbadiaromero.blogspot.com

mercoledì 3 aprile 2013

LINKVOLO FESTIVAL 2013


IRINA LEVESQUE OSPITE E REPORTER AL LINKVOLO FESTIVAL 2013 

Sono stata invitata a presenziare come blogger al primo Linkvolo Festival, festival delle arti che si terrà al Campovolo di Reggio Emilia dal 28 Giugno al 7 Luglio. Purtroppo, però, potrò esserci soltanto il venerdi 5 e il sabato 6, ma tanto mi basterà per fare un reportage con foto, interviste ed annunciare online in tempo reale i vincitori dei premi letterari e del fumetto.
Nei prossimi giorni inizierò a postare le nomination con qualche mia micro considerazione, mentre per quanto riguarda il fumetto posterò le mie personali "recensioni" e parlerò per quel quel potrò delle mostre.
Coloro che ancora non credono nella mia esistenza fisica (e sono in molti a giudicare dalla mail quotidiane che ricevo, e dalle assurde accuse dia parte di alcuni blogger di essere un fake), avranno modo di ricredersi facendo una capatina in quello che si preannuncia già come un evento a livello mondiale!
Per maggiori info vi invito a visitare il sito (ancora in lavorazione ma già ricco di prelibatezze): www.linkvolo.com
P.S: l'astronauta della foto, per chi ancora non lo sapesse, NON SONO IO!

lunedì 1 aprile 2013

FUMETTI BELLI, FUMETTI BRUTTI, FUMETTI NUOVI, FUMETTI VECCHI

Rispondo qui ai tanti che via mail mi chiedono: <<Perchè proprio AXA?>>.
La maggior parte di loro ammettono candidamente di non averne mai letto nemmeno un episodio, ma di essersi fatti un' idea (preconcetta, aggiungo io) dalle immagini sul mio blog.
A questo punto, tocca a me chiedervi: <<Ma i post li avete letti o siete ancora fermi alle "figure"?>>.
La risposta alle vostre domande la trovate nelle mie recensioni!
A me non importa nulla della "datazione" di fumetto o di un personaggio, e se per questo motivo ha diritto o meno di cittadinanza nel vostro limitato immaginario.
Io non mi accontento di ciò che passa il convento, non inseguo le deboli scie delle stelline filanti del fumettino odierno, vado oltre!
E se nel "nuovo" trovo qualcosa di buono lo scrivo.
Ma pensate piuttosto a questo: quanto sono VECCHI, di concetto e contenuti, i fumetti Marvel, Dc, Disney, Bonelli?
Onestamente, questi qui che sembrano andare per la maggiore, quanto hanno VERAMENTE ancora da dire?
E se a voi dicono ancora qualcosa, o vi divertono o vi entusiasmano, chiedetevi il perchè.
O quale tra i personaggi creati dall' inizio di questo millennio è veramente nuovo, o se ha realmente un senso che non sia solo di mero catalogo?
Forse scoprirete di essere un po' schiavi di un immaginario collettivo che vi rifila sempre la solita minestra riscaldata: personaggi/storie/autori fotocopia, remake, reboot, ricolorati, ricopertinati...Qualsiasi cosa pur di premere sul vostro potere d'acquisto, ovvero: spillarvi quattrini!
Oppure sentirete con la punta della lingua di avere il palato irrimediabilmente ustionato dall'omologante massificazione  imperante dell' intrattenimento: videogiochi, fumetti, serial tv, webnetwork, blockbuster (le parole: cinema e film, le preservo per altro di ben più nobile)...
L'impero dei media è lo stesso dell' economia, quindi delle lobby, quindi della politica, quindi delle guerre, quindi della crisi mondiale (non necessariamente in quest'ordine)...
Volete continuare ad oliare questi perversi ingranaggi, oppure iniziare una buona volta a pensare con la vostra testa e cominciare finalmente, e sul serio, a SCEGLIERE ?
Buoni fumetti a tutti, belli e brutti,  vecchi e nuovi...

domenica 31 marzo 2013

BUONA PASQUA!!!

Anche se sono atea, mi piacciono lo stesso -e molto- le uova di cioccolato (rigorosamente al latte) con la sorpresa.... Quindi: BUONA PASQUA a tutti!!!

venerdì 29 marzo 2013

DAGO, la quadrilogia elvetica di Robin Wood & Carlos E. Gomez

Sono una lettrice disordinata di DAGO, lo ammetto, e pur amandolo mi sono persa molte sue storie, tra cui questa (piovutami un paio di giorni orsono dal cielo) quadrilogia elvetica, il terzo volume è doppio, by Uchronia Comics, realizzata per tre diverse convention (2008, 2009, 2010).
Qui vedete le copertine del primo e del terzo volume, del secondo parlerò dettagliatamente in uno dei  prossimi post (c'è una dama del lago, un fantasma, di nome Irina...)...
Ora, senza stare tanto a parlare del  famoso protagonista e dei talenti immensi e largamente riconosciuti di Robin Wood (ai testi) e Carlos E. Gomez (ai disegni), vorrei spendere due parole sulla cura editoriale di questa splendida saga "fuori serie", a partire dalla puntuale prefazione, proseguendo coi digitali ma accuratissimi colori (di gran lunga migliori di quelli dell'Eura/Aurea) ad opera di Tinta  Paraguaya e Claudio Moreno.
L'appendice storica curata da Fabio Romiti, con disegni esplicativi ed esclusivi di Beniamino Delvecchio.
Finendo in bellezza con annotazioni, estratti della sceneggiatura originale di Wood, bozzetti, storyboard, studi e tavole a matita di Gomez.
Foto e biografie degli autori.
  ...Questo, a casa mia, di nome si chiama AMORE per il fumetto, e di cognome: RISPETTO per i lettori!

giovedì 28 marzo 2013

Cambio AVATAR

 


Ho temporaneamente ri-sostituito il mio avatar (ne troverò presto uno migliore e definitivo), perchè da quando ho reso pubblico il mio indirizzo email, non faccio che ricevere proposte oscene, di appuntamenti e di matrimonio, ma anche parecchi insulti sessuali, da omuncoli che credono sia io la modella vestita da astronauta di "quella" foto.
Basta! Da oggi in poi, per il mio avatar, solo disegni!

mercoledì 27 marzo 2013

VOLETE VIVERE IN ETERNO? Omaggio a SANDAHL BERGMAN

Da bambina, vidi CONAN IL BARBARO di John Milius in tv, non conoscevo quasi nulla del personaggio, tranne qualche fumetto della Marvel in bianco e nero... Il film divenne per me un'ossessione.
Mio padre mi comprò la videocassetta, che consumai a furia di vederla e rivederla (ora del film ne ho 2 copie in dvd, non si sa mai...).
Mi immedesimai tanto nella "valkiria" Valeria, interpretata da Sandahl Bergman, che costrinsi i miei genitori ad iscrivermi ad un corso di Kendo (praticavo già il Kung Fu vietnamita, ma non mi piaceva molto).
Ora, qualche volta, sostituisco il mio maestro al dojo.
Sono stata una brava allieva.
La Valeria cinematografica, in realtà non combatteva, danzava.
In un vero combattimento l'avrebbero fatta fuori subito, ma si sarebbe comunque difesa meglio della pessima Zuma, interpretata da Grace Jones nell'indegno sequel Conan il distruttore di Richard Fleischer.
Al contrario, Brigitte Nielsen in Red Sonja (Yado), sempre di Fleischer, avrebbe dato del filo da torcere a chiunque, ma il film era fiacco e lei non aveva un briciolo del fascino valkirico di Sandahl Bergman.
Eccovi svelato l'arcano del perchè questo è -anche- un blog di donne di spada.









martedì 26 marzo 2013

RANXEROX edizione integrale, di Tamburini/Liberatore/Chabat

Certo che a rileggere simili CAPOLAVORI di fumetti ristampati a distanza di anni, questo ma anche gli integrali di Lo Sconosciuto (integrale si fa per dire...), Porfiri, Giuseppe Bergman, la collana dedicata a Moebius, AXA (eletta non a caso "spirito guida" di questo blog)... c'è da non credere a cosa sia diventato il fumetto (e di conseguenza i lettori) dal crepuscolo del vecchio all'alba del nuovo millennio.
Il fumetto di puro intrattenimento, italiano e americano (dei nippo non parlo perchè seguo soltanto 4 autori) è diventato, nell'ordine: caciottaro (Saguaro, Nirvana, Il Morto...) e videodipendente, mentre in entrambi gli orizzonti stanno facendo "nerdisticamente" capolino i serial tv.
Il fumetto d'autore (graphic novel, termine ormai privo di senso, semmai ne abbia avuto uno) è, salvo rarissimi casi, sempre più ombelicale e ortaiolo... Cosa è accaduto VERAMENTE?
E guardate che i ristampati fumetti citati non erano eccezioni nei bei tempi andati (e parlo io che non ho ancora 30 anni!), ma quasi la norma, e nei prossimi post ve ne darò conferma!
Stretta la foglia larga la via, dite la vostra che io ho già iniziato a dire la mia.

IL MORTO

Non ci si crede, ma 'sta roba INDEGNA esce in edicola... e pure da un bel po' (il n.47 sarà un audio libro? Ah, ha, ah!)! Terribile tentativo di riportare in auge il fumetto nero (notare anche la sciatteria delle due tavole sottostanti), già tentato con molta più dignità -sebbene al minimo sindacale- nei primi anni 90 da Renzo Barbieri con Jolly, almeno lì, oltre a ben altra professionalità editoriale, ai disegni c'era Giorgio Montorio, una delle colonne portanti di Diabolik... qui, invece, c'è un certo R.Giovacca ai testi e un "anonimo" Studio Telloli ai disegni.
Il Morto non si può guardare (oltretutto il costume è copiato da Killing e l'impostazione delle copertine si rifà palesemente a quelle di Kriminal... complimenti per la fantasia!) e men che meno leggere! Poi ci si lamenta che il fumetto non tira più, ma se continua così tirerà definitivamente le cuoia, e allora sì che sarà "morto" per davvero!