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DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI!

lunedì 2 luglio 2012

Cinema HORROR: i bruttissimi di WONDERINA

Niente remake, Zombi ( a breve dedicherò loro un post ) e film precedenti a Night of the living dead (1968)

SHINING,
AMITYVILLE HORROR,
POLTERGEIST,
LA CASA,
LA CASA 2,
L' ARMATA DELLE TENEBRE,
REANIMATOR,
L'ANTICRISTO,
THE POSSESSED,
AMMAZZAVAMPIRI,
THE EYE,
PHONE,
PAURA.COM,
LA CASA DEI MASSACRI,
NIGHT TERRORS,
SOTTO SHOCK,
LA CASA DELL'ORCO,
SPETTRI,
MAYA,
IL CUSTODE,
RAWHEAD REX,
MONSTER DOG,
WRONG TURN,
HOSTEL,
SAW,
FINAL DESTINATION,
SILENT HILL,
THE POOL,
LA SPINA DEL DIAVOLO,
IL LABIRINTO DEL FAUNO,
MIMIC,
LA CASA DEI 1000 CORPI,
TURISTAS,
VACANCY,
FRONTIERS,
SHADOW,
IL BOSCO FUORI,
DRAG ME TO HELL,
THE STRANGERS,
CATACOMBS,
FEAR IN THE DARK,
GHOST SON,
CREEP,
THE DENTIST,
IL MAI NATO,
THE COLLECTOR,
PARANORMAL ACTIVITY

93 commenti:

  1. Che eresia "Evil Dead" in questa categoria...
    Evil Dead deve essere venerato da chiunque si ritenga amante del cinema.

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  2. Stavo aspettando che facessi questo commento.. :P
    "Evil Dead" è divertente nel suo essere eccessivo e nel non prendersi per nulla sul serio.
    Io non avrei messo "Shining" nell'elenco, perché è bellissimo (ed è un film un po' troppo evoluto per essere incasellato in questo genere e in questa lista). E nemmeno "Il labirinto del fauno", perché, di nuovo, non lo ascriverei al genere horror (e anche in questo caso, è un film molto più complesso di quanto esso stesso si preoccupi di apparire). Per gli altri, sono per lo più d'accordo.

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    Risposte
    1. La fiaba nera (mi riferisco a Il labirinto del fauno), ha una sfilza di precedenti sia nella letteratura che nel cinema horror. Non mi piace, perché -come tutti i film di Del Toro- è irrisolto e privo di una propria estetica. Il cinema horror può essere anche più complesso. Marchi male con questo assurdo e vetusto preconcetto.

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    2. Certo che ha una sfilza di precedenti!
      Ma come hai sottinteso in altre parti del tuo blog, questo non va ad intaccare il presunto valore di un'opera.
      Riguardo alla irrisoluzione del film, non capisco se ti riferisci all'ambigua situazione della ragazzina, in questo caso, il fatto che la soluzione non sia imboccata con il cucchiaino, una volta tanto, mi fa apprezzare, e molto, la scelta. Riguardo al fatto che non abbia una propria estetica, sono d'accordo sulla critica per quanto riguarda i film precedenti, "Mimic" è molto incerto e "Hellboy" è girato da semplice mestierante, mutuando l'estetica del fumetto, rielaborandola alla Hollywood e mettendoci niente di suo. Ma "Il labirinto" è senza dubbio il suo primo film finalmente personale e con un'estetica compiuta e forte (nella creazione delle creature fantastiche i rimandi sono fin troppo riconoscibili, ma la rielaborazione è originale). L'approccio americano ma influenzato dalle note latine e più prettamente pagane (e realmente, questa volta, non con l'approccio da colonialisti che hanno gli americani quando guardano fuori di casa), ne fanno un'opera davvero interessante.

      Riguardo alla tua ultima nota:
      di nuovo, nel mio commento non vi era intenzione di sminuire il genere, è ovvio che il genere horror può essere più complesso. Mi riferivo al caso specifico di questo film, che nella trama prima, evidentemente fantasy/orrorifica, ha venature di altro genere (politiche, storiche, una malinconia e un'inquietudine di fondo che non derivano dall'orrore fantastico) che ne fanno qualcosa di molto particolare, e non immediatamente assimilabile a questo genere specifico.

      Dovremmo avere scambiato commenti a sufficienza da risparmiarmi le sparate sugli "assurdi e vetusti preconcetti". D'altra parte se uno viene in casa tua deve accettare le tue abitudini.

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    3. Avevi detto qualcosa di simile anche parlando di Shining, per cui... E comunque, forse non te ne rendi conto, nella parentesi perseveri.
      Forse quando posterò i bellissimi ci capiremo meglio.

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    4. Probabilmente sì.

      Persevero nell'uso/abuso delle parentesi, questo sì. Può essere fastidioso. ;P

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    5. ...Ti rispondo fintamente infastidita: è quello che scrivi DENTRO le parentesi.

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  3. Evil Dead tra i brutti!? Se lo dici tu...

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  4. "Evil Dead" è perfetto. Tensione e calma gestite alla perfezione. Il rumore del vento. L'albero allupato. Le riprese in soggettiva del demone. La recitazione istrionica di Campbell.
    Creatività, passione e tecnica.
    Non per niente i Coen han voluto collaborare con Raimi.

    Ed Evil Dead 2 è ancora meglio. Con la cartoonesca violenza psicologica della lampada e dell'alce. Una sorta di Disney in acido. Alla pari del Pippo che si trasformava in un pericolo pubblico quando saliva in automobile.

    E condivido il parere su Shining e Il labirinto del Fauno di m_. Shining non ha bisogno certo di difese. Che poi King lo criticasse preferendogli quell'insipido film tv più fedele al suo romanzo, fa solo capire i gusti di King in fatto di cinema. Ma bastava vedersi il suo Maximum Overdrive per saperlo.

    Ti piace attaccare snobbosamente filmoni mescolandoli alla melma. Chissà se ci credi davvero. Vedremo se attaccherai anche gli Zombi a 'sto punto. Ma son bersagli facili: lenti, intorpiditi e si distraggono facilmente se gli metti un po' di musica.

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  5. Non mi piace attaccare snobbosamente nulla, ma dire soltanto quello che penso. Shining si regge al 50x100 sull'indubbia verve istrionica di Nicholson, più che un film sembra una performance da vaudeville. Il restante 50x100 è divorato dalla smania intellettualistica della metafora e della, ai tempi in voga, lettura psicanalitica: il bimbo che ha premonizioni in forma di metafora (la cascata di sangue che sgorga dall'ascensore, scena oltretutto copiata da A. Margheriti), il giardino labirintico simboleggiante la psiche umana...e potrei andare avanti per molto. Chi dice che Shining è IL FILM HORROR, non ama e -soprattutto- non conosce il genere.
    La saga di Evil Dead, altra noce... il primo è invecchiato malissimo (e paragonato con una vagonata di film venuti prima non è affatto originale), il secondo è il primo fatto coi soldi, il terzo è la rilettura del classico "Un americano alla corte di Re Artù". Raimi sicuramente è regista virtuoso e fracassone, adattissimo ai blockbuster che ora infatti dirige e produce, ma non ha nulla a che vedere con l'horror. Soldi Sporchi è bello, ma sembra il sequel di Fargo dei Coen, i tre hanno collaborato in quanto al tempo giovani e amici, ma sono lontani anni luce. Anche Lamberto Bava è figlio di cotanto regista, ma basta a renderlo bravo o anche semplicemente interessante?

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  6. Ora ho capito come si fanno ad avere delle risposte toste da te, basta darti della snobbona ;)

    Non è detto che Kubrick conosca Margheriti. E la scena, se non visivamente, non è originalissima. E la trovo pure fredda, preferisco i fiotti di sangue dalle pareti di Evil Dead.

    Io, Shining, lo preferisco per la regia distaccata di Kubrick più che per Nicholson, che mi piace più in altri film. Sarà che ormai se penso a Shining mi viene in mente Homer che va fuori di melone...
    Sul simbolismo d'accatto sono d'accordo, soprattutto se insistito.

    Shining non è il mio film preferito di Kubrick, ma in mezzo a quegli altri film con cui l'hai messo a mo' di provocazione regna sovrano (per un motivo o per l'altro: regia, recitazione, trovate visive, fotografia).

    Il primo Evil Dead non è invecchiato malissimo secondo me, è genuino e grezzo, nonostante certe inquadrature girate con affettazione. Ma è lezioso per amore del cinema. Non per niente Raimi lo ha rigirato appena ha avuto i soldi necessari.
    Non trovo Raimi adatto ai blockbuster, I film "fracassoni" sono più nelle sue corde. Dire che L'armata delle tenebre non ha nulla a che vedere con l'horror è esagerato. Al massimo una rilettura con innesti horror del Twain che citi. Ma sempre horror, con l'aggiunta di una spacconeria demenziale e citazioni simpatiche. Il genere Raimi, piu' che genere horror. E non è poco.
    Per quanto riguarda i Coen, gli amici quando decidono di collaborare lo fanno di solito per affinità. Infatti fossi in te rivaluterei anche il Barry Sonnenfeld di Men in Black.
    Gli "artistoidi" vivono di simbiosi mutualistica, sebbene di solito siano pazzi asociali.
    E se non ti piace Evil Dead è colpa dell'editing di Joel Coen. :P
    Poi non è che i Coen abbiano inventato quel genere...ne sono maestri, ma con molte cadute anche.

    Lamberto Bava si è trovato in quel mondo. Avrebbe fatto il lavoro del padre anche se Mario Bava fosse stato un notaio.

    Cristo, ho scritto troppo mi sa (O.O). Mi tratterrò le prossime volte, giuro su Dio!

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    1. Per l'appunto definire Shining "film horror", più che non amare e conoscere il genere, significa non aver capito molto del film. Quello che risalta è proprio la sua freddezza, la "stilizzazione" (per usare un termine che Truffaut usava per descrivere il metodo di Hitchcock). Un'altra cosa sono le influenze delle fotografie della Arbus (le due gemelle, i siparietti deliranti nelle camere d'albergo). Alla luce di elementi come questi credo che più che la lettura psicanalitica (della quale Kubrick non era affatto un fan), i riferimenti fossero "estetici". E in questo ti dò ragione: la metafora, e la freddezza, tolgono quella dimensione empatica che serve a partecipare dell'orrore. E la recitazione di Nicholson è davvero enormemente istrionica, anche se Kubrick è riuscito ad evitare, inserendolo in un contesto quasi astratto che facesse da contraltare, che l'attore cannibalizzasse tutta la scena.
      D'altra parte, quello che può essere criticato in Shining è proprio ciò che è stata la cifra stilistica di Kubrick in tutti i suoi film: l'approccio ossessivamente geometrico nella composizione dell'inquadratura, la trasformazione della scena in una simulazione da laboratorio, la fredda distanza da entomologo dai personaggi, e via discorrendo con le altre cose che si ritrovano nelle simpatiche monografie dedicate.
      Probabilmente A Kubrick non importava un accidente di fare un film Horror.
      Voleva solo far impazzire Nicholson.

      Evil Dead continua a divertirmi.

      E l'armata delle tenebre, proprio nell'essere una rilettura di Twain, è geniale, per essere l'opera di un americano.

      Oh, sì. E la citazione da "Ultimatum alla terra" (il primo!), nell'incantesimo del Necronomicon mi fa sbellicare ogni volta.

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    2. Io ci vedo molto amore anche per Harryhausen con gli scheletri in stop motion e non solo.

      La rilettura di Twain è geniale per essere l'opera di due americani :)

      Concordo sul far impazzire Nicholson (infatti i film che si è scelto dopo qualche anno da Shining...).
      Come con Eyes Wide Shut ha voluto far divorziare Cruise e la Kidman...Che fine orribile, morire in fase di montaggio vedendo quegli attori cos'avevano combinato nonostante le ripetute riprese...

      Klaatu, Barada ... Coff Coff ... a tutti

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    3. Kubrick conosceva eccome Margheriti, lo ha pure chiamato a collaborare a 2001, è un fatto risaputo. Alla sceneggiatura di Shining ha collaborato, ma pensa un po', lo psicologo di Kubrick! Non mi piace la tesi "definire film horror Shining, più che non amare e conoscere il genere, significa non aver capito molto del film", è sminuente nei confronti di un genere nobilissimo. E poi: se Shining non è un horror, cos'è?

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    4. Anche secondo me è un horror. Anzi un "Kubrick ha voglia di girare un horror".

      Da un'intervista che ho letto a Margheriti, diceva che era stato chiamato dal produttore (e i produttori si sa che puntano spesso solo al risparmio) di "2001" a supervisionare gli effetti speciali, non da Kubrick.
      E per la scena del sangue di Shining non pensava che Kubrick gliel'avesse copiata. Ma se fosse stata una citazione, ne sarebbe stato fiero.
      Con tutto il rispetto per Margheriti.
      http://www.youtube.com/watch?v=Rq8aMnDsLlw
      A 2:23 c'e' la scena per i curiosi(almeno credo che sia quella :P)

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    5. Kubrick chiese la collaborazione dello psicologo per avere una consulenza tecnica nei processi di psicosi delirante di cui è preda il protagonista. Niente di meno da uno così ossessionato dal perfezionismo.
      Questo non implica la "lettura psicanalitica" della storia, che è fortemente influenzata da riferimenti più estetici che medico-accademici.

      La frase "definire film horror, etc etc." non ha proprio alcun intento sminuente nei confronti di alcunché.
      Ritengo, come te, il genere horror nobilissimo, e ne sono un fervente ammiratore.
      Soltanto, non vedo Shining come un horror. come non vedo Barry lyndon come un film in costume, o Arancia Meccanica come un film di fantascienza, e così via..
      Sono travestiti da film di genere, ma non lo sono.

      Se Shining non è un horror, cos'è?
      È un'analisi delle conseguenze dello sfruttamento della classe lavoratrice da parte del ceto benestante (invisibile eppure occultamente attivo). E la rappresentazione dell'alienazine che ne deriva, con conseguente rottura dei rapporti famigliari, alcolismo e violenza.
      Un film Marxista.

      Per quelli che ne hanno bisogno:
      quella qui sopra non è un'analisi vera.


      Klaatu.. Barada.. Coff Coff... a te.

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    6. @m_
      Io trovo la tua "non analisi", invece, anche non improbabile. :P
      Leggendo la tua "non analisi" mi son venute alla mente due o tre scene che potrebbero dare ragione alla tua pazza idea.

      Comunque la tua non-analisi la si potrebbe dire anche di "The Society". In questo caso più pertinentemente, anche se per un film non così imprescindibile.
      Ciò non toglie che sarebbe lo stesso un horror. Con l'aggiunta di una sorta di critica sociale.

      Sennò diventa come il discorso in cui quelli a cui non piace il fantasy e piace "Harry Potter" dicono che HP non è fantasy.

      Sono film di genere, ma autoriali. Dove l'autore inserisce la propria visione delle vita e le tematiche a lui care. Ma sempre film di genere.

      Mi veniva in mente, a proposito di tematiche e sensibilità, la distinzione (che va presa con le molle) tra l'horror conservatore alla King, in cui il mostro va sconfitto ed è una minaccia, dall'horror "liberale" alla Clive Barker o Sclavi, dove il mostro è un diverso o c'e' poca distinzione tra il "mostro" e l'uomo.

      Hasta la victoria siempre
      (come direbbe l'altro Del Toro)

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    7. Proprio a dimostrare che le "letture" che si appiccicano ad un'opera hanno tutte lo stesso valore. Sembrano tutte pertinenti e non significano un accidente. Come si dice in ambito psicanalitico (per restare in tema): il paziente freudiano sogna freudiano, il paziente jungiano sogna jungiano.
      A Society non darei mai una lettura marxista. Semplicemente perché il protagonista incarna esattamente lo stereotipo della classe che il film vorrebbe criticare, e con questa scelta il buon Brian ha disarmato la bomba.

      Harry Potter non è fantasy. È inglese.

      Un film autoriale risente troppo della visione dell'autore per rientrare ancora nella definizione di genere. Kubrick ha cambiato genere praticamente ad ogni film, ed ognuno di questi è sempre stato un film "di Kubrik" (diresti che "orizzonti di gloria" è un film "di guerra"?), il genere serve solo ad inserire la vocetta nelle guide tv.

      A proposito di Barker, "Cabal" era molto figo e c'era anche un fantastico Croneneberg nel ruolo dello psichiatra pazzo. Ma come al solito sei uscito fuori tema con l'ultimo paragrafo. ;P

      Hasta el Dufo Siempre
      (come era scritto in una pubblicità della Duff)

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    8. Si, scusa. Ho omesso che intendevo si potesse vedere una critica sociale (non marxista) in The Society.

      Io penso non ne abbia alcuna di lettura. Era solo una trovata di Yuzna per fare uno dei suoi soliti film caciaroni. Molti lo consideravano un film impegnato, con un connotato di critica al reaganismo. Rai 3 lo trasmetteva spesso.

      Harry Potter è un fottutissimo fantasy (Tra l'altro, se lo rivedi, il primo film sembra un episodio della Signora in Giallo per la fotografia, la regia e gli effetti speciali - con tutto il rispetto per la Fletcher).
      Games of Thrones è un fantasy.

      Quando consiglio un bel film ad una ragazza e lei mi chiede il genere, alla mia risposta "horror" di solito mi viene risposto "Ma non è il mio genere". Al che parte la mia filippica sul fatto che l'arte non è un supermercato con i reparti segnalati da un'etichetta. Quindi sappi che capisco cosa intendi.
      Però definirei anche Orizzonti di Gloria un film di guerra. Uno dei migliori film di guerra.
      In fondo sappiamo tutti e due che conta solo l'autore (a meno che non ci mettano lo zampino produttori o altro). Ma il genere e' quello, per semplicità.

      Si lo so che esco spesso fuori tema, ma mica siamo a scuola (che già la'...) ;)
      L'importante è concludere i discorsi...non si sa quando, ma vabbe'...

      Un giorno ci si berrà una Duff, sempre che non vai in Bolivia a guerrigliare (occhio ai contadini!!!)

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    9. Sottoscrivo l'aggettivo "fottutissimo" per Harry Potter.
      E secondo me la Fletcher era in uno dei quadri animati di Hogwarts, insieme a John Cleese.

      Consigli un bel film ad una ragazza??!! Da te non me lo sarei mai aspettato.. ;P

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    10. Bei film! Mica solo uno: "La Casa" :D
      So che se c'è uno zombetto poi 'sta gente fuori dalla realtà si spaventa.

      Ma anche classici dell'horror o dintorni, diciamo: "Rosemary's Baby", "La Jena" o, che ne so, "Creature del Cielo" e similari. Non filmetti. Mica "L'australiano" che è più imperfetto ma anche più disturbante (in senso buono).
      Ma basta che ci sia un omicidietto, che diventa troppo violento. Ma con sta logica neanche "Bambi"... :D

      P.S.: A me la Fletcher piace. Una pazza che ovunque vada porta la morte. Le manca solo la falce.

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    11. Cari Bibì & Bibò, continuate pure, mi garba assai il vostro botta e risposta. Soltanto un favore vi chiedo: di non nominare più in questo blog Harry Potter et similia, grazie, ve ne sarò eternamente grata.
      Passando alle cose serie:
      1)Se Kubrick ha chiesto, per qualsiasi motivo, la consulenza di uno psicologo (IL SUO PSICOLOGO!), significa che tanto a spregio non teneva la psicanalisi.
      2)I produttori di 2001 chiamarono Margheriti su richiesta dello stesso Kubrick, che proprio per il suo "perfezionismo" non tollerava le luci riflesse sui caschi, problema che Margheriti aveva misteriosamente (per i tecnici americani) risolto nei suoi film spaziali a basso costo.
      3)Sul fatto che Margheriti non ritenesse "copiata" (notare le virgolette, please) la scena incriminata del sangue a cascata -che appare identica su ben due suoi film con la variante del fango su uno- consiglio ad entrambi di leggere la sua intervista contenuta all'interno del bel librone "SPAGHETTI NIGHTMARES" di Mistretta e Palmerini, scoprirete così un Margheriti dalla modestia a dir poco masochista.

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    12. Ahahah, Bibì & Bibò! Erano anni che non li sentivo nominare, sei adorabile!
      E io che temevo di esagerare. Ma mi modererò.

      1) Rispetto rispettosamente la tua rispettosa opinione. Se continuiamo con la gara a convincerci l'un l'altra non finiamo più. Magari a Lucca ti offrirò una centrifuga e continueremo amabilmente la tenzone.
      2) Le misteriose soluzioni di Margheriti.. che anni!
      3) Consigli "ad entrambi"? Io non avevo niente da ridire al riguardo della fiumana di sangue. Sono sicuro che qualche tipo di "copia" ci sia stata: sono praticamente identiche, le due scene. È uno dei riferimenti estetici di cui parlavo! Ok la smetto, scusa!

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    13. Che mancanza di rispetto!!!
      Per Bibì e Bibò, intendo.
      Dall'uso spregiudicato che ne fai avrei detto che hai più di 30 anni. Troverei più adatto però che ci definissi Burke & Hare.

      Harry Potter è stato usato dai suddetti Totò & Peppino solo per esempi negativi.

      1) Neanche Hitchcock teneva a spregio la psicanalisi e sebbene trovassi debole per certe caratterizzazioni risibili il suo "Marnie" già quand'ero un piccolo "omo os ecc", non penso che sia un problema di Shining la consulenza col suo psicologo alla pari di quel che considererei il lavoro di ricerca di certi scrittori nella stesura di una loro opera. Non la vedo così invadente.
      2) Avevo letto che lo stesso Margheriti parlava di produttori e non di Kubrick, ma mi fido della "tua" versione fino a prova contraria.
      3) La scena incriminata non mi sembra particolarmente riuscita sia in Margheriti che in Kubrick. O di quelle che non possano venire a persone distinte senza che qualcuno "copi" dall'altro. Come quasi tutto, penso. Mi sembra più un tuo cercare di dimostrare l'abilità di uno dei tuoi registi preferiti nei confronti di un "mostro sacro" del cinema che anche i più critici definivano una "merda di talento".

      Sulla modestia di Margheriti, dall'intervista che ho letto e purtroppo non ritrovo, non ho dubbi e anzi la apprezzo tanto. Ma in questo caso non ci vedo modestia, ma senso della realtà.

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    14. @m_
      1) Io preferisco la gara a convincersi... senza quella non avrebbe esposto meglio le sue idee e si rimarrebbe solo ai titoli inseriti a mo' di provocazione nel suo blog e non ci avrebbe consigliato il librone.

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    15. @omo os etc. etc.

      La seconda e terza riga del tuo terzo punto sono incomprensibili, lo sai vero? :P

      Vero, il librone è stato un bel colpo.


      @Mademoiselle Levesque

      Provo a renderti il favore, Irina:
      "Una rosa per l'Ecclesiaste" di Roger Zelazny
      racconto bellissimo e struggente, che penso potrebbe piacerti.

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    16. @m_
      Eh, scrivo a rate... già son dislessico.
      Poi cerco di dare un senso alle uscite estemporanee di Viviana Boccionero.
      Fa caldo.

      Bastan come scuse? :P

      P.S.: Sforzati almeno tu, sennò non lamentarti di chi non legge bene le tue non letture critiche pseudo-marxiste.

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    17. Non voglio convincere nessuno, anzi qualcuno ha pure convinto me in alcune occasioni, ma soltanto perorare la mia "visione delle cose". Margheriti non è affatto uno dei miei registi preferiti, pur riconoscendogli importanza non metterei mai un suo titolo tra i miei bellissimi.
      Zelazny lo A-D-O-R-O.

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    18. p.s: Bibì & Bibò non l'ho neanche mai letto (ho repulsione dei fumetti "comici", Peanuts, Mafalda, Bonvi e Alan Ford a parte), ma era il nomignolo che mio padre usava con me e mio fratello quando bisticciavamo da piccoli.

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    19. Oltre all'ovvio Asterix, ti suggerirei Iznogoud, nel quale - almeno nelle storie migliori (che non mi pare ci siano nel primo volumone Panini) - c'erano delle trovate da orgasmo creativo.
      Anche Popeye di Segar merita molto. Lento ma perfetto.

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    20. Temo tu abbia esagerato con gli zuccheri.

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    21. E' l'aria!
      Hanno messo qualcosa nell'aria!
      Perché non ve ne accorgete?!?

      E' inutile che fai lo snob, resti sempre un Bibò ;)
      Esagerato in che senso?

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    22. Popeye mi piace, ma non lo metterei tra i "comici", personalmente lo ritengo un fumetto visionario al pari di Little Nemo. Asterix mai considerato, Iznogoud mai letto.

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    23. Al pari di Little Nemo?
      Visionari entrambi, sì, ma, mutatis mutandis, con i distinguo che ci sono tra i primi lavori della Disney, e quelli di Tex Avery.

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    24. Sembra di essere al supermercato con tutti sti generi ed etichette.
      Popeye è più "comico" che "visionario", sul demenziale andante direi.
      Ma quel che conta è che è bello. Conta solo quello. Ed è invecchiato molto bene. E Asterix e Iznogoud non sono da meno, anche se diversi, e per fortuna.

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  7. Ciao Irina che ne pensi, se lo hai visto, de "La casa nel bosco"?

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    1. Non l'ho visto (credo), è un titolo piuttosto anonimo... Di che nazionalità è?

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    2. Penso si riferisca a "Quella casa nel bosco", scritto anche da Whedon. Ne parlan tanti come un capolavoro. Sperem.

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    3. Ah, allora l'ho visto! Carino...

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    4. Spero sia un po' più di carino...
      Incrocio le dita sulla veridicità della tua presunta snobberia cinematografica

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  8. la casa no... la casa uno, due, e armata delle tenebre, no. anche se l' ilarità data in molte scene può far scadere il genere horror. ma rimane il mio favorito!

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    1. Favorito rispetto a quali altri titoli?

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    2. bhè. c'è PARANORMAL ACTIVITY, la mummia, zombiland, e in generale i film horror vecchio stampo con poche se non nulla di esigenze di efetti speciali ma centrati molto di più sulla "suspance", la trama, cosa che manca moltissimo ultimamente.

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    3. Allora concordo. In confronto a Paranormal Activity, La Mummia e Zombiland, anche "Pippo alle olimpiadi" fa più paura! E poi, te lo devo dire, questi titoli fanno a botte con gli horror vecchio stampo.

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  9. il primo è invecchiato malissimo (e paragonato con una vagonata di film venuti prima non è affatto originale),

    Invecchiato male? E' Artigianato puro. Certo non ha quegli effetti figosi che ci sono ora ma che raccontano storie insulse e quindi direi: grazie al cielo!

    Il secondo è il primo fatto coi soldi.

    E quindi? Che poi non è propriamente così. Ci sono altre trovate come ha fatto notare Omos os Caras

    Raimi non ha nulla a che vedere con l'horror.

    Un po' come Wonderina con i blog! :-D Within of the Wood lo conosci almeno? Maniac Cop? Darkman... Dai su che puoi fare di meglio, ragazza ribelle!

    Eddy

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    1. Concordo:
      artigianato puro!
      Alla Fulci. Alla Bava, quello bravo, non la conseguenza della gravidanza isterica della moglie (Si scherza, Lamberto: ci son figli d'arte peggiori.-fine scherzo-).

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    2. Farò, forse, di meglio con i bellissimi horror di Wonderina (che posterò giovedì).
      Mi piace l'artigianato, più degli effetti speciali di oggi, ma non mi riferivo a quelli quando parlavo di film invecchiato malissimo. I film che citi li conosco benissimo, Maniac è tra i miei preferiti.
      Ribelle perché non mi piace la saga di Evil Dead? Un po' pochino, non credi?

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    3. Ma come Maniac Cop si e La Casa no!?!
      Dopo questa ci vorrà tanta cioccolata per riprendermi :(
      Vabbe' vado a far la spesa...
      Bau revoir

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    4. Maniac, non Maniac Cop.
      La Casa e Maniac sono due film diversissimi.

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    5. Ok, Maniac non lo conosco. Ma Eddy parlava di Maniac Cop :p
      Per quello pensavo che "Maniac" fosse il nomignolo affettuoso con cui ti riferivi a Maniac Cop.

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    6. Hanno in comune lo stesso regista: William Lustig.

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  10. Amityville Horror, Poltergeist, La Casa e Reanimator (ma non ha a che fare con gli zombi questo?), hanno segnato indelebilmente il genere, sono imprescindibili. Su Shining, invece, concordo con Irina. La lettura marxista di m_ è forzata, non tiene conto della "luccicanza" e travisa le origini delle reazioni del protagonista, reso folle dal male antico che governa gli equilibri dell'Overlock Hotel e non certo dallo sfruttamento della classe lavoratrice...

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    1. Ahahah! Non ci posso credere!

      Più di aggiungere la frase in calce: "Per quelli che ne hanno bisogno...", cosa deve fare uno? Scrivere a lettere cubitali:

      "QUELLA CHE AVETE APPENA LETTO È OVVIAMENTE UNA STRONZATA E NON VA PRESA SUL SERIO"?

      Diosanto...

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    2. Ecco, impreca pure, 'sto trotskista.

      Comunque a difesa del compagno m_, vorrei dire che il male antico che governa gli equilibri dell'Overlock Hotel è sicuramente Conrad Hilton.

      (Ma anche tu...Lo sai che non devi mai citare niente che sia avvicinabile alla politica. Per quello Peter Parker usa anche il costume nero)

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    3. Pensavo lo usasse perché sfina.

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    4. No, Obelix insegna che le righe verticali smagriscono.
      L'Uomo Ragno metteva il costume nero per battersi contro l'Uomo Sessuale.

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    5. Davvero l'Uomo ragno si è battuto contro Rocco Siffredi? Quel numero mi manca, giustocielo!

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    6. Se dai dell'Uomosessuale a Rocco, poi ti ritrovi quì:
      http://www.youtube.com/watch?v=iHpxqDkxqaE

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  11. Shining è un film marcsista, tendance Gourbacho!

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  12. Bravo Os Caras che hai citato Fulci.

    @Irina si sta a scherzare! Su Shinig poi hai pure ragione. Ma se mi critichi o mi metti tra i bruttissimi E tu vivrai nel terrore: l'aldilà! ti levo via dai blog preferiti! #sallo!

    Eddy

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    1. Di "E tu vivrai nel terrore: L'aldilà" parlerò diffusamente su 2 prossimi post dedicati agli zombi.

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  13. Ah! E pure Cannibal Holocaust!

    Eddy

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  14. Ho avuto la fortuna e il grande privilegio di conoscere Lucio Fulci nei suoi ultimi mesi di vita, e di discutere per ore con lui di cinema. A Fulci non piaceva Evil Dead, e in generale Sam Raimi, il cui stile di regia definiva (cito testualmente): "paraculo".
    A Fulci, oltre ai classici, piaceva molto La Mosca di Davidino (come lo chiamava lui) Cronenberg, e ancor di più Hellraiser di Clive Barker. Questo per la cronaca. Invece, e lo scrivo a scanso di equivoci, a me il primo Evil Dead continua a piacermi oggi come allora.

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    1. Hellraiser è una pigna in c***.
      Quello che Fulci definisce "paraculo", io lo ritengo uno stile ancor grezzo di un ragazzotto che cerca di girare un film con impegno, passione e, sicuramente, anche troppe leziosità. Ma fino a quando girava quei film, aveva uno stile riconoscibilissimo, almeno fino a "Pronti a Morire". Come i grandi pittori. Negli ultimi film non ci trovo più quella creatività visiva e potrebbero essere girati da qualunque bravo mestierante della regia. E' come se il suo dèmone interiore si sia calmato.

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    2. Hellraiser è tra i miei bellissimi.
      Pronti a morire potrebbe essere tra i miei bruttissimi in un eventuale post sul cinema western.
      In un commento a difesa di Raimi hai citato Ray Harryhausen... anche in Scontri Stellari di Cozzi c'è "molto" Harryhausen.

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    3. tra "molto" e Harryhausen, doveva esserci scritto: amore per, ma la mia solita dislessia da tastiera ha colpito ancora.

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    4. Anche in molte serie televisive giapponesi degli anni '70 c'è "molto amore per Harryhausen". La cosa che mi colpisce di più di lui è che sia ancora vivo!! Quanti anni avrà adesso, 180?

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    5. #m_
      Non è vivo, è un animatrone.

      @Irina
      Di Pronti a Morire ha alcune trovate visive interessanti, non è certo un film che consiglierei. La frase "fino a Pronti a Morire" era intesa fino là, non comprendendolo, almeno non completamente. Era vaga per dare a Raimi un po' più di cinematografia decente :P
      Quello di Cozzi non mi sembra lo stesso sperimentalismo di un ragazzo che raccimola qualche soldo per girarsi un film. Ma più il prodotto di un mestierante che per sfruttare la scia di film di successo come Guerre Stellari usa le tecniche di Harryhausen come soluzione a basso costo. Ma penso che Raimi anche nell'attuale epoca dominata dal 3D, per il suo "L'Armata delle Tenebre", avrebbe usato quella tecnica. In pratica Cozzi si adeguava al mercato, da artigiano. Come uno che lavora per la Bonelli. Raimi più come un'artista che gioca con le sue passioni.
      Queste sono opinioni e non fatti, comunque (A differenza di quanto detto su "La Casa" ed "Hellraiser" :P)

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    6. L'amore di Cozzi per Harryhausen è comprovato dalla loro amicizia, dalla riproposta di molti suoi film proprio da parte del Cozzi, e del libro che Cozzi ha scritto su di lui.
      Pronti a morire è più finto di un dollaro di latta, come molti dei western anni 80/90: Giovani pistole, Silverado, Bad Girls...

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    7. Quindi vale per Cozzi ed Harryhausen ma non per Raimi e i fratelli Coen...
      Sull'amore di Cozzi per Harryhausen non ne dubito, ma dubito dell'uso della stop motion come omaggio, bensì penso sia stata una necessità, ma è irrilevante questo. Il punto è che Star Crash è una paraculata per sfruttare l'onda di Guerre Stellari, così com'era d'uso nel cinema italiano (La casa 3, Alien 2 sulla terra - che mi faceva cagare sotto da piccolo)

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    8. Vale per tutti, ma non rende bello Star Crash e neppure L'armata delle tenebre. E comunque pensi male, Cozzi è sempre stato fissato su Harryhausen.
      La casa 3, in originale GhostHouse, non nasce affato sul successo raiminiano, ma dall'idea di Joe -Aristide Massacesi- D'Amato di realizzare una serie di pellicole horror competitive sul piano internazionale (cosa effettivamente riuscita con i primi 2, meno col terzo). I titoli "casarecci" li mise arbitrariamente Achille Manzotti quando li distribuì in Italia.

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    9. Senz'altro penso male, ma l'armata delle tenebre ha scene e inquadrature che altri film si sognano.
      Su Cozzi, come appassionato, posso esser stato prevenuto.
      Sulla scelta del titolo sicuramente hai ragione. Ma i film italiani che potevano competere all'estero erano altri. Mi vengono in mente Cannibal Holocaust e Zombi 2 (La scena iniziale ce l'ho ben impressa nella mente) tra gli horror-splatter. Attenderò i post sul genere Zombi. Ne farai uno anche sul genere Cannibale?

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    10. Sono d'accordo su Zombi 2 (bellissimo) e anche su Cannibal Holocaust (nonostante le sevizie sugli animali...). Sulla tecnica di Raimi nulla da ridire, ha solo quella.
      Ghost House e Witchcraft (La Casa 3 e 4) hanno avuto un grande successo all'estero, e non sono male...anche Beyond Darkness (La casa 5), si difese e si difende bene, pur non entrando tra i miei bellissimi.
      Cozzi, stava e sta così in fissa con Harryhausen che in Star Crash ha voluto anche alcuni attori e stuntman provenienti da film di Harryhausen! Inoltre, fin dallo script originale -precedente all'avvento di Guerre Stellari- i golem, la statua del pianeta delle amazzoni e il giudice del tribunale spaziale erano già stati concepiti per la stop motion.

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    11. No, sul genere cannibale no, anche se ho apprezzo -moderatamente- quelli di Deodato e di Lenzi. Però di Deodato recensirò Cut and Run (Inferno in diretta) che ho da poco visto in edizione integrale.

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    12. apprezzato...dislessia portami via!

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    13. Witchcraft lo trovo inguardabile solo per la presenza di David Hasselhoff, poi magari alle donne fa un effetto migliore. In più c'è il contorno al suddetto che non mi sconfifera :)

      Raimi, insisto allo sfinimento, non era solo tecnica, ma inventiva e tecnica applicata alla creatività. Ora gli resta solo la tecnica.

      L'unica casa che mi piaceva, oltre a quelle raimiane già dette, era "Chi è sepolto in quella casa?"

      Star Crash ho letto che ha le musiche di John Barry (!?!).
      Proverò a ridargli un occhio, ma la storia della scrittura prima di Guerre Stellari non mi convince. Non che siano simili, anzi. Tanto non mi piaccion nè l'uno nè l'altro.

      Di Cannibal Holocaust trovavo molto interessante e ben sviluppata l'idea documentaristica. Volevo inserire una postilla "contro" la crudeltà insensata e inutile verso gli animali in quel film, ma già scrivo troppo :P

      Mi metto in attesa della recensione di Inferno in diretta, che non ho manco mai sentito e di un post zombificato.

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    14. Cannibal Holocaust non era niente male, nonostante le sevizie sugli animali, in particolare sugli spettatori che hanno dovuto sopportare la presenza di Barbareschi.

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    15. Bè ma Deodato ha fatto quel film per cercare di sbarazzarsi di Mark Williams. La nota scena: "Sparate a quel maiale". Se solo ci fosse riuscito...

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    16. Witchcraft stavo quasi per metterlo tra i bellissimi, non certo per Hasselhoff che trovo ripugnante (e in 'sto film trova finalmente la morte che merita). Il dittico di House è t-r-e-m-e-n-d-o. Barbareschi è odioso, purtroppo c'è anche in Inferno in diretta, e non muore neppure...accidenti!

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    17. Sì sul dittico di House non mi spreco manco a difenderlo. Mi piaceva da piccolo. Probabilmente per via della presenza di William Katt.
      Delle altre case a 'sto punto è meglio Hausu.

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    18. O anche "Bear nella grande casa blu".

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    19. Ahah satanico Bear.
      Segnalo anche che ci sono altre 31 case da vedere.
      http://it.wikipedia.org/wiki/Case_39

      L'Immobiliare Diabolica

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    20. Jodelle Ferland! Che insopportabile stronzetta!

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  15. Shining è un film sulla dissoluzione della famiglia, e non un horror. Se tocchi ancora Kubrick non passerò mai più di qua

    F.

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    1. Oddio, forse ho creato un meme..

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    2. ...toccare ancora Kubrick...
      mi ricorda Kissed o Il Guardiano di Notte con il King slayer

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  17. ma come, ammazzavampiri...!!

    vabbè, per il sottoscritto ha più che altro un valore sentimentale.. un pò come scuola di mostri.

    the fog e il signore del male li metti tra i bruttissimi o tra i bellissimi?

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