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DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI!

domenica 31 marzo 2013

BUONA PASQUA!!!

Anche se sono atea, mi piacciono lo stesso -e molto- le uova di cioccolato (rigorosamente al latte) con la sorpresa.... Quindi: BUONA PASQUA a tutti!!!

venerdì 29 marzo 2013

DAGO, la quadrilogia elvetica di Robin Wood & Carlos E. Gomez

Sono una lettrice disordinata di DAGO, lo ammetto, e pur amandolo mi sono persa molte sue storie, tra cui questa (piovutami un paio di giorni orsono dal cielo) quadrilogia elvetica, il terzo volume è doppio, by Uchronia Comics, realizzata per tre diverse convention (2008, 2009, 2010).
Qui vedete le copertine del primo e del terzo volume, del secondo parlerò dettagliatamente in uno dei  prossimi post (c'è una dama del lago, un fantasma, di nome Irina...)...
Ora, senza stare tanto a parlare del  famoso protagonista e dei talenti immensi e largamente riconosciuti di Robin Wood (ai testi) e Carlos E. Gomez (ai disegni), vorrei spendere due parole sulla cura editoriale di questa splendida saga "fuori serie", a partire dalla puntuale prefazione, proseguendo coi digitali ma accuratissimi colori (di gran lunga migliori di quelli dell'Eura/Aurea) ad opera di Tinta  Paraguaya e Claudio Moreno.
L'appendice storica curata da Fabio Romiti, con disegni esplicativi ed esclusivi di Beniamino Delvecchio.
Finendo in bellezza con annotazioni, estratti della sceneggiatura originale di Wood, bozzetti, storyboard, studi e tavole a matita di Gomez.
Foto e biografie degli autori.
  ...Questo, a casa mia, di nome si chiama AMORE per il fumetto, e di cognome: RISPETTO per i lettori!

giovedì 28 marzo 2013

Cambio AVATAR

 


Ho temporaneamente ri-sostituito il mio avatar (ne troverò presto uno migliore e definitivo), perchè da quando ho reso pubblico il mio indirizzo email, non faccio che ricevere proposte oscene, di appuntamenti e di matrimonio, ma anche parecchi insulti sessuali, da omuncoli che credono sia io la modella vestita da astronauta di "quella" foto.
Basta! Da oggi in poi, per il mio avatar, solo disegni!

mercoledì 27 marzo 2013

VOLETE VIVERE IN ETERNO? Omaggio a SANDAHL BERGMAN

Da bambina, vidi CONAN IL BARBARO di John Milius in tv, non conoscevo quasi nulla del personaggio, tranne qualche fumetto della Marvel in bianco e nero... Il film divenne per me un'ossessione.
Mio padre mi comprò la videocassetta, che consumai a furia di vederla e rivederla (ora del film ne ho 2 copie in dvd, non si sa mai...).
Mi immedesimai tanto nella "valkiria" Valeria, interpretata da Sandahl Bergman, che costrinsi i miei genitori ad iscrivermi ad un corso di Kendo (praticavo già il Kung Fu vietnamita, ma non mi piaceva molto).
Ora, qualche volta, sostituisco il mio maestro al dojo.
Sono stata una brava allieva.
La Valeria cinematografica, in realtà non combatteva, danzava.
In un vero combattimento l'avrebbero fatta fuori subito, ma si sarebbe comunque difesa meglio della pessima Zuma, interpretata da Grace Jones nell'indegno sequel Conan il distruttore di Richard Fleischer.
Al contrario, Brigitte Nielsen in Red Sonja (Yado), sempre di Fleischer, avrebbe dato del filo da torcere a chiunque, ma il film era fiacco e lei non aveva un briciolo del fascino valkirico di Sandahl Bergman.
Eccovi svelato l'arcano del perchè questo è -anche- un blog di donne di spada.









martedì 26 marzo 2013

RANXEROX edizione integrale, di Tamburini/Liberatore/Chabat

Certo che a rileggere simili CAPOLAVORI di fumetti ristampati a distanza di anni, questo ma anche gli integrali di Lo Sconosciuto (integrale si fa per dire...), Porfiri, Giuseppe Bergman, la collana dedicata a Moebius, AXA (eletta non a caso "spirito guida" di questo blog)... c'è da non credere a cosa sia diventato il fumetto (e di conseguenza i lettori) dal crepuscolo del vecchio all'alba del nuovo millennio.
Il fumetto di puro intrattenimento, italiano e americano (dei nippo non parlo perchè seguo soltanto 4 autori) è diventato, nell'ordine: caciottaro (Saguaro, Nirvana, Il Morto...) e videodipendente, mentre in entrambi gli orizzonti stanno facendo "nerdisticamente" capolino i serial tv.
Il fumetto d'autore (graphic novel, termine ormai privo di senso, semmai ne abbia avuto uno) è, salvo rarissimi casi, sempre più ombelicale e ortaiolo... Cosa è accaduto VERAMENTE?
E guardate che i ristampati fumetti citati non erano eccezioni nei bei tempi andati (e parlo io che non ho ancora 30 anni!), ma quasi la norma, e nei prossimi post ve ne darò conferma!
Stretta la foglia larga la via, dite la vostra che io ho già iniziato a dire la mia.

IL MORTO

Non ci si crede, ma 'sta roba INDEGNA esce in edicola... e pure da un bel po' (il n.47 sarà un audio libro? Ah, ha, ah!)! Terribile tentativo di riportare in auge il fumetto nero (notare anche la sciatteria delle due tavole sottostanti), già tentato con molta più dignità -sebbene al minimo sindacale- nei primi anni 90 da Renzo Barbieri con Jolly, almeno lì, oltre a ben altra professionalità editoriale, ai disegni c'era Giorgio Montorio, una delle colonne portanti di Diabolik... qui, invece, c'è un certo R.Giovacca ai testi e un "anonimo" Studio Telloli ai disegni.
Il Morto non si può guardare (oltretutto il costume è copiato da Killing e l'impostazione delle copertine si rifà palesemente a quelle di Kriminal... complimenti per la fantasia!) e men che meno leggere! Poi ci si lamenta che il fumetto non tira più, ma se continua così tirerà definitivamente le cuoia, e allora sì che sarà "morto" per davvero!



lunedì 25 marzo 2013

IL FILM "IMPOSSIBILE" DI AXA

  Sabrina Siani, nome d'arte (come anche Sabrina Syan, Sabria Siarri, Sabrina Sellers e Dana Roy) di Sabrina Seggiani, classe 1963, sarebbe stata negli anni che ha dedicato al cinema (si è ritirata, fresca sposina, a soli 25 anni)  una perfetta AXA. Guardatela bene in queste foto, tratte da film e rivistucole per maschietti degli anni  80...una AXA perfetta! Sabrina Siani ha fatto un botto di film heroic fantasy all'italiana, tra cui Il trono di fuoco, Gunan il guerriero, Sangraal, Ator, Conquest, Iron warrior...oltre a diversi polizieschi, horror, cannibalici, postatomici e commedie. Lavorando con quasi tutti i grandi registi/artigiani del tempo: Joe D'Amato, Umberto Lenzi, Lucio Fulci, Antonio Margheriti, Ruggero Deodato, Alfonso Brescia... Ringrazio Gianluca Del Ferro, vero cinefilo del cinema bis, per avermela fatta conoscere, ne ignoravo totalmente l'esistenza e ovviamente i film. Per quanto ingenui, ATOR e CONQUEST, in quest'ultimo però il bel volto della Siani è perennemente celato da una maschera metallica, sono bellissimi! E in Mondo cannibale offre un'interpretazione di grandissima intensità. Ma in generale, in tutti i film da lei interpretati, almeno quelli da me visionati, la sua presenza è sempre magnetica, atletica e di una bellezza fiera, selvaggia e mai volgare.
Ripeto, sarebbe stata una AXA perfetta!







sabato 23 marzo 2013

Solo per i vostri occhi: AXA inedita!!!!!

Tavola in the colors assolutamente inedita, mai pubblicata neppure sul web! I colori, modernissimi e perfetti, sopratutto nel riprodurre l'asetticità della vita all'interno della cupola e la ribellione di Axa (notare come l'incarnato esploda in un autentico grido di rivolta: la carne contro il freddo metallo, ovvero la vita che si ribella alla schiavitù tecnologica, diventata religione) sono dell'ottimo colorista di Dago, Lautaro Rinaldi. Il copyright di questa splendida versione è by Uchronia Comics di Fabio Romiti, che sentitamente ringrazio per questo e per altri graditissimi omaggi.
Da oggi questo è anche il blog del Italian AXA fan club. 
Per iscriversi e ricevere la newsletter scrivete al mio indirizzo: irinawond@gmail.com

PORFIRI l'integrale di Franco Saudelli

Encomio e plauso al neonato editore Mompracem per questo strepitoso integrale! PORFIRI, primo personaggio interamente creato da Franco Saudelli, ha guadato gli anni 80 e 90 da una sponda all'altra delle due più importanti riviste italiane di fumetto d'autore: Orient Express e Nova Express, entrambe frutto del geniale cerebro di Luigi Bernardi. In Porfiri, specialmente nei primi tre episodi, troviamo il miglior Saudelli di sempre, ancora sotto gli influssi benefici dei suoi precedenti sceneggiatori Barreiro e De Angelis, che fino al giorno prima, rispettivamente per Wolfland e Iberland (che ci si aupica di vedere presto riproposti in cotante elegante veste) lo avevano fatto "flirtare" senza vergogna nientemeno che con  Leni Rienfsthal, Liliana Cavani, Bernardo Bertolucci, Louis Malle e Robert Altman. Anche in Porfiri, detective obeso e oberato, c'è moltissimo cinema, primo  fra tutti e proprio nel primo episodio: Tod (Freaks) Browning. Ma in generale è tutta un gran festa per gli occhi: inquadrature magistrali; che mirano alla perfezione di Orson Welles attraverso la sintesi espressionista di Fritz lang; e per la mente: brillantezza di sceneggiatura degna del miglior Billy Wilder. Tragedia e commedia come in Shakespeare, Howard Hawks, Pedro Almododar e...nella vita vera.
Consigliatissimo a tutti, specialmente a quei lettori che pensano a Franco Saudelli solamente come a uno dei tanti disegnatori di Dylan Dog.

venerdì 22 marzo 2013

A proposito di adattamenti lovecraftiani: THE CURSE di David Keith (1987)

THE CURSE (aka "The Farm", aka "La fattoria maledetta", aka "La maledizione") è un film del 1987 di David Keith, sua unica regia horror, ispirato a Il colore venuto dallo spazio di H.P. Lovecraft.
In assoluto il film più disturbante che abbia mai visto!
Vivaci bovini putrescenti che sparano spore dalle pustole.
Galline zombies.
Rivoltanti trasformazioni umane in laghi di pus e altri liquami.
Sindrome di Stoccolma e complessi edipici.
Zero fiducia nelle istituzioni e nell' umanità tutta.
Torrido a dir poco, fa mancare l'aria, toglie il respiro.
Una vera lezione di cinema horror duro e puro, in una produzione neanche tanto indie, la cui confezione "tecnica" rimanda allo Spielberg di Poltergeist e al King di Grano rosso sangue e di Creepshow (gli anni sono più o meno quelli).
Se il valore di Lovecraft è nel delirio, allora questo è il miglior
adattamento lovecraftiano di tutti i tempi!
Forse traditore in alcune cose, ma fedelissimo allo spiritaccio inquieto del solitario di Providence.
Fiacco remake, non  accreditato, nel 2005: Isolation, la fattoria del terrore per la regia di Billy O'Brien.

giovedì 21 marzo 2013

RAT-MAN & company, i fumetti umoristici che non fanno più ridere

Gli eredi di Jacovitti, Bonvi, Silver, e dei Magnus & Bunker di Alan Ford, non esistono, inutile raccontarci favole... Queste testate "comiche(?)" lo dimostrano. 
Rat-Man di Leo Ortolani, comunque simpatico, non fa più ridere dal n.10 e tira a campare, per inerzia, a forza di "eventi" nerdistici (da qui i suoi lettori, che ridono ormai per qualsiasi cosa, purché omologante), ma è anni luce indietro rispetto a qualsiasi -anche minore- parodia dell'americana Mad. Rendiamocene conto: in quanto a fumetto umoristico l' Italia è il terzo mondo! A salvarci a malapena c'è Leo Pulp di Nizzi & Bonfatti, ma è un caso a parte, una trilogia che chissà se e quando avrà mai un seguito. 
Nirvana, in assoluto il peggiore del mazzo e con un nome di imbarazzante banalità, oltre ad essere stilisticamente sciattissimo, rappresenta  la mancata promessa dei sopravvalutatissimi autori di Don Zauker. Serbavo qualche  speranza per Suore Ninja, nome di testata favoloso e disegni stupendi, ma il numero 1 di geniale ha solo il titolo: "Zombie gay in Vaticano", tutto il resto è noia paratelevisiva,  italiota e ridotta ai soliti e triti citazionismi pur di strappare anche un solo ma stentato sorriso.
Una volta chiesero al grande Mario Monicelli perché non avesse diretto lui il terzo capitolo di Amici miei, e il regista rispose: <<Non è mica Topolino che esce tutte le settimane>>.
Ecco, appunto.

mercoledì 20 marzo 2013

AXA THE MOVIE

<<AXA è rimasta in ibernazione parecchi anni. Pare, però, che si stia riprendendo molto bene dal suo letargo, poichè si stanno formando nuovi e ambiziosi progetti, tra i quali una pellicola cinematografica>>, parole di Bruno Einsielder, dalla postfazione al volume Axa la ribelle, primo tomo delle serie edito da Uchronia nel 2005. Benchè in rete le notizie -indiscrezioni e perfino diversi siti- al riguardo si sprechino, purtroppo non sono ancora in grado di dirvi se tale progetto è stato nel frattempo abbandonato, o se sia  già entrato in produzione. L'ipotesi di un film su quella che al momento è la mia eroina preferita (ma come, non ve ne eravate accorti?) ha però scatenato la mia fantasia cinefila! 
Non tanto sul possibile regista, l'unico a mio avviso in grado di sostenere cotanto personaggio è l'inglese Neal Marshall (The descent, Doomsday, Centurion...), quanto sulle probabili attrici protagoniste: imbarazzo della scelta tra l'americana Jessica Biel e la colombiana Jessica San Juan (guardatele bene: SONO IDENTICHE AD AXA!!!), chi di queste bellezze potrebbe impugnarne la spada? 
Mentre la spagnola ma internazionale Penelope Cruz è l'unica, sempre a mio parere, degna di
ambire al ruolo della madre Ana. 
 Voi che dite?










martedì 19 marzo 2013

LE MONTAGNE DELLA FOLLIA di Lovecraft-Culbard

Povero Lovecraft, umiliato e svilito da questo inerte e incolore adattamento a fumetti. Culbard non ha la minima idea del significato di orrore cosmico e traduce in immagini piatte ed inespressive, quasi da riduzione scolastica per le medie, il capolavoro ispiratore di Hawks e Carpenter, già più volte portato sulla pagine di un fumetto da ben più illustri predecessori. Una riduzione inutile e mortificante, pesantemente debitrice di vetusti  modelli della bedè francobelga, e ancor più pesantemente funestata da un'orribile colorazione, annientatrice di  atmosfere e profondità. Perchè tanto odio?

AXA LA LEGGENDA

Sempre mirabilmente edito da Uchronia, Axa la leggenda, non appartiene  alla serie regolare in striscia, bensì ad una fase successiva nella quale E.B Romero, in solitaria o in questo caso caudiuvato ai testi da Wayne e I.Ivan, ripropose con grande successo il suo personaggio in tavole di ampio respiro, sia in bianco e nero che a colori, a pubblicazioni specialistiche di mezzo mondo.
Axa la leggenda, o La leggenda di Axa, è il prequel della serie originale. Narra infatti della nascita di Axa, dei suoi genitori, della sua infanzia vissuta con le aquile in cima alle montagne e della sua adolescenza prigioniera della cupola, fino alla sua fuga e ritorno al mondo esterno (vero e proprio prologo al primo episodio delle serie in striscia).
Romero, in tavole dalla griglia dinamica e sofisticata, scatena il suo talento con una forza espressiva di grande ricchezza compositiva, pur non ricercando "colpi di teatro" effettistici e gratuiti, ma rimanendo fedele alla canonicità classica dei grandi maestri del fumetto d'avventura quali: Alberto Breccia, Josè Gonzales, Esteban Maroto, Victor De La Fuente, Angelo Torres, Frank Bellamy, André Chéret... Ma non sono soltanto la bellezza evocativa del disegno, l'inesauribile potenzialità del personaggio e le molteplici chiavi di lettura a rendere questo prequel "qualcosa" a parte (speciale e unico), bensì la dimensione mitica e di grande spessore che si impone indelebile nell'immaginario del lettore. Impossibile, per chi in petto ha ancora un cuore che batte, trattenere le lacrime all'ultima pagina, quando apprendiamo con chiarezza che le rovine del mondo distrutto sono principalmente dentro di noi, nella nostra incapacità "sociale" di riconoscere, comprendere e accettare, nel nuovo e nel diverso le naturali ragioni del cambiamento. In questo senso, Axa, è in generale un fumetto politico, perchè ti allerta, ti mette in guardia, ti amplia gli orizzonti.
Axa la leggenda è del 1989...di quanti fumetti odierni si può dire lo stesso?

sabato 16 marzo 2013

AXA di E.B.Romero e D. Avenell

 <<Sei pazza?>>, <<No, sono una donna libera!>>.
Può un fumetto cambiarti la vita? Forse no, ma -come in questo caso- può rassicurarti sulla bontà della strada intrapresa... Nel mio caso la fantascienza e il femminismo. Entrambi questi punti di vista (o forse sarebbe meglio dire "di osservazione") sul mondo e sulle sue società, li ho sviluppati prima attraverso la lettura: Stella fuggiasca di J.R.Fearn, e praticamente tutto di di Ursula Le Guin, Joyce Carol Oates, Milena Milani, Gianluigi Zuddas...e solo successivamente con la "pratica" della vita.
AXA, di cui avevo letto pochissimo da bambina sulla rivista culto di mio padre, Il mago, è ora per me -prossima al traguardo dei 30 anni- una ulteriore tappa del mio "personale" percorso.
I tre volumi, editi con amorevole cura da Uchronia, mi sono letteralmente piovuti come manna dal cielo (grazie FABIO!), in un momento in cui il mio amore per il fumetto si stava prendendo una pausa di riflessione.
 AXA è da considerarsi interamente una creazione di Romero (grandissimo disegnatore, di cui avevo già cantato sperticate lodi per la sua, davvero leggendaria, gestione di Modesty Blaise), benchè l'apporto "tecnico" in fase di sceneggiatura del bravo Avenell abbia indubbiamente contribuito alla tenuta del successo del personaggio dal 1978 al 1984 sul quotidiano inglese The Sun, fino ad oggi con le continue ristampe e i volumi pubblicati in tutto il mondo.
AXA è una saga futuristica da ascriversi ad una precisa e nobile tradizione della fantascienza apocalittica, che risale allo scrittore Edgard Pangborn e prosegue fino ai giorni nostri con una miriade di romanzi, film e fumetti, tra i quali è doveroso citare almeno: La fuga di Logan, Il pianeta delle scimmie, Kamandi, Mondo Mutante, Giorno senza fine, Ken il guerriero, L'uomo del giorno dopo e i recentissimi Doomsday e The road.
Superficialmente, AXA, potrebbe essere scambiata per la classica eroina seminuda e con la spada, intenta a difendere le proprie virtù da ogni sorta di aberrazione (mostri rettiliformi, zombi, mutanti, pescatori cannibali, e giganteschi ragni, topi, api...), un po' come la Ghita di Alizar di Frank Thorne, o -peggio che andar di notte- come la Druuna di Serpieri.
AXA, al contrario, si muove da donna indipendente in uno scenario terrestre post olocausto, rifondato in un nuovo e barbaro feudalesimo. Romero e Avenell sono attentissimi a non far cadere la loro "creatura" nelle trappole di facili e consunti  stereotipi, come quello tipicamente sciovinista della donna che si emancipa solo perseguendo modelli maschili, o limitandola a concedersi ad accoppiamenti ad uso e consumo di un adolescenziale erotismo di facciata.
Gli autori costruiscono di striscia in striscia un personaggio e un mondo sempre più complesso e stratificato. Di godibile lettura oggi come allora, AXA, rappresenta senza dubbio il vertice della creatività di E.B. Romero, nonchè uno dei massimi risultati della fantascienza a fumetti.


venerdì 15 marzo 2013

CYBERPUNK: è nato prima l'uovo o la gallina?

Avevo detto che sarei tornata con un ricco dossier sul cyberpunk...IMPOSSIBILE! Troppo vasto e magmatico l'argomento, a partire dalle sue origini: quando e dove è nato? Da chi o da che cosa?
Sarebbe Ingiusto e antianalitico prendere per buona la presunta data in cui tale termine è stato coniato (1982, Bruce Sterling a proposito di La notte che bruciammo Chrome di William Gibson?), tralasciando tutti i precedenti... Da "certe" cose di  Dick, Ballard, Zelazny, ai romanzi Sonda mentale e Generazione Proteus di Dean R. Koontz, dai racconti di John Shirley alle canzoni dei Blue Oyster Cult, dai fumetti di Judge Dredd a quelli di Metal Hurlant, da The long tomorrow di O'Bannon e Moebius a La fiera degli immortali di Bilal, da Pinocchio super robot di Bunker e Chies al RanXerox di Tamburini, da Osamu Tezuka a Go Nagai, da Philippe Druillet ad Alain Voss...
Non basterebbe una tesi di laurea!
Perdonatemi, ma getto la spugna e passo oltre.