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DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI!

martedì 9 aprile 2013

OSPITI LINKVOLO FESTIVAL 2013: ENZO TROIANO!

 Era da un po' che volevo postare questo pezzo, e quale migliore occasione dell'ospitata di Enzo Troiano al prossimo (in tutti i sensi) LINKVOLO FESTIVAL 2013?

Ora, che ci crediate o meno (a molti di voi sembrerà una colossale eresia), Enzo Troiano è in assoluto l'unico autore della fantascienza mondiale paragonabile, per qualità e spessore, a Philip K. Dick.
Il Dick, per intenderci, che va da LE TRE STIMMATE DI PALMER ELDRITCH  a UN OSCURO SCRUTARE, dalla trilogia di VALIS fino, e sopratutto, al postumo e co-scritto con Roger Zelazny: DIES IRAE.
Enzo Troiano, fantascientista dagli inizi "nathaneveriani/gibsoniani" di ENGASO 0.220 (che finalmente sono riuscita a recuperare dal primo all'ultimo, speciali compresi... Recensione prossimamente  su questi schermi!), dopo alcune eperienze  in Francia e Stati Uniti, compie un balzo di considerevole entità con il suo primo cartonato, KOREA 2145 (Albatros 2005), coadiuvato alla sceneggiatura dalla brava Emilia Perri, fino al "trittico" HARCADJA (L'isola Mystere, Il sogno, La distruzione di Babel), vertice  supremo e "maledetto" della sua produzione.
In KOREA 2145 (ristampato nel 2010 da Ded'a), a cui farà seguito nel 2006 il prequel HYPERION, disegnato però da Enrico Gigante, il mito e la tecnologia si fondono, ma lo scenario; seppure devastato e percettivamente alterato da agenti esterni; resta perfettamente riconoscibile nel "contingente". In questo, da un punto di vista prettamente sommario della "grafica" del fumetto, l'autore, più che a Massimiliano Frezzato (imperdonabile chi si ostina ancora a vedere in lui il mentore di Enzo Troiano), è accostabile ad Enki Bilal, sia per l'estetica decadente  per la naturale propensione a guardare più ad est che a ovest.
L' Asia di Troiano, infatti, sembra più un "altrove" balcanico post guerra etnica, che un terra orientale decaduta all'apice della sua ascesa al progresso.
Se KOREA 2145 è senza dubbio il capolavoro perfetto della nuova fantascienza a fumetti, nei successivi due albi: LUFER (scritto con Riccardo Bruno) e ERACLE 91, editi entrambi da Albatros rispettivamente nel 2006 e 2007, Troiano -pur sempre generoso ai pennelli- sembra perdere afflato "rivoluzionario" in favore di facili didascalicismi.
E se in LUFER (il suo albo virtuosisticamente più ambizioso e visivamente spettacolare) viene tirato in ballo niente di meno che Pier Paolo Pasolini, a dire il vero un po' inopinatamente, in ERACLE 91 (uno science fantasy facile e sbrigativo) l'impianto contenutistico precipita fin dalle prime battute in un cattocomunismo che lascia più attoniti che interdetti. Qua è là, in entrambi i volumi, la zampata colpisce ancora, ma procura soltanto graffi superficiali che si rimarginano subito, e non sempre centrano il bersaglio.
L'opera quarta, edita stavolta da Bottero Editore, pensata come trilogia (diventata poi un trittico con l'albo fuori commercio IL SOGNO, realizzato e distribuito in occasione del Napoli Comicon 2010), è invece la dimostrazione di quanto l'autore non si fosse affatto rammolito, ma avesse soltanto scaldato i muscoli per affrontare quella che, al momento, resta ancora l'opera più sofferta e impegnat(iv)a della sua carriera.
Enzo Troiano indossa qui lo scomodo talare (o il saio) del predicatore millenarista e ficca il dito, non sempre in maniera simpatica, in ulcerate profondità ancestrali.  
Troiano ci (vuole) svela(re) il dietro le quinte  del potere, con una filosofia tutta personale ma non così lontana da quelle largamente condivise di pellicole come ESSI VIVONO e MATRIX, nonchè quasi del tutto speculare all'ultimo, visionario e (non bisogna dimenticarlo) "mistico" P.K.Dick.
In HARCADJA, come in Eracle 91 (con il quale condivide l'estetica science fantasy), la retorica cattocomunista e una manifesta misoginia, che sfocia di tanto in tanto nel maschilismo, fanno sovente capolino, senza mai però destrutturare in loro favore il solido impianto narrativo.
Sfrondate la fastidiosa (parlo ovviamente per me) retorica, le incondivisibili prese di posizioni sociali e le svise religiose (parlo ancora per me), rimane un affresco di storia futura tra i più appassionanti degli ultimi anni.
Un futuro inquietante, foscamente "caravaggesco" (sebbene Troiano guardi esplicitamente a Michelangelo) e dominato dalle forze del male: sette sataniche, sacrifici umani, streghe, demoni... in un unicum inscindibile col potere (non più tanto occult(at)o).
Enzo Troiano crede davvero in un male "esterno" e dal volto luciferino: un virus che contaminata dalla notte dei tempi la "naturale(?)" purezza degli esseri umani... Se tale tesi non fosse così ben sostenuta dal suo autore, potrebbe persino far sorridere, o essere scambiata per una delle tante ingenuità da milieu millenaristico. Gli elementi che introduce e sviluppa, la ricchezza di tematiche profonde e il suo guardare fisso nell'abisso, rendono HARCADJA un'opera complessa, stratificata, che sfugge alla facile classificazione dei luoghi comuni della fantascienza, e non soltanto a fumetti.
Come scrive Daniele Brolli nella prefazione di INCUBO HYNN-PHAER, di un altro grande maestro della fantascienza a fumetti: Roberto Bonadimani : <<I progetti geniali per essere memorabili devono essere folli, eccessivi, e questa storia di fantascienza eccede il genere, diventa una forma di esperienza, confina con l'ossessione.
...Siamo al vertice oscuro di un  percorso artistico. E' quel vertice in cui l'autore ha messo da parte l'idea che esista un lettore, ed è intenzionato a seguire una chimera di rinnovamento, di scavo, di profondità buia e che non permette soluzioni. L'autore scende dentro se stesso e affronta i propri incubi.>>.
Anche Enzo Troiano, con le dovute differenze, condivide questa prospettiva di sguardo; salvo però credere nella luce alla fine del tunnel, nell'angelo salvatore/vendicatore, e nell'esistenza del figlio di dio; ma sopratutto crede nei lettori, ed è per loro che (a differenza del succitato Bonadimani) confeziona un universo VOLUTAMETE mai del tutto autonomo, deferente anzi ad immaginari fin troppo battuti, senza però MAI cadere nell'imitazione o nel plagio, come scrive Antonio Faeti nella prefazione del primo Harcadja: <<Il segno sapiente dell'autore, cita, contamina, parodizza, riscrive, ritrova, ripensa un grande itinerario conoscitivo, che è poi quello che sicuramente ci attrae maggiormente>>.
L'universo di Enzo Troiano è un "contenitore" barocco e allusivo delle esperienze, proprie ed altrui, fattesi non soltanto immagini ma canoni espressivi.
Il compianto Claude Moliterni ebbe a scrivere di lui: <<In tutta sincerità considero Enzo Troiano tra i più immaginifici ed innovatori fumettisti di domani. Un disegnatore di primo piano, dallo stile personale che segnerà la sua epoca attraverso il proprio talento>>.
Condivido.
Per maggiori info:
www.linkvolo.com
www.enzotroianocomics.com
www.wombatcomics.com




19 commenti:

  1. Risposte
    1. Gigione, devi sforzarti un po' di più se vuoi la mia attenzione. Se non la vuoi, alza i tacchi e torna da dove sei venuto.

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  2. philip k. dick di blade runner!?!?!? O.o macchè è uno scherzo??

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    1. Conosci solo Blade Runner? Magari solo il film (visto che il titolo del romanzo è un altro)... Anche tu, caro mio, devi sforzarti un po' di più e magari anche leggere un libro di tanto in tanto.

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    2. Mia cara probabilmente quando io ho scoperto dick te eri ancora in un fasciatoio, visto che mi stai a parlare di blade runner ti assicuro che conosco molto bene il romanzo del 1968 di dick "il cacciatore di androidi" al secolo "Do Androids Dream of Electric Sheep?" e ti assicuro che ne conosco le molteplici sfumature ho visto tutte le versioni presewnti e studiato sceneggiatura, scenografia e storyboard...ergo prima di invitarmi a conoscere qualcosa sincerati cmq che io sappia di chi parlo visto che delle varie scritture di dick di film ne furono tirati fuori molti belli o brutti che si voglia dire...ne cito giusto qualcuno per farti capire che non parli con un ignorante

      - "Ricordiamo per voi" da cui l'indimenticabile "atto di forza"

      - "Modello Due" racconto dal quale uscì "Screemers"

      - "Rapporto di minoranza" da cui spielberg tirò fuori un pessimissimo film con il nome "minority report"...

      Mi fermo qui con le citazioni di DICK giusto per darti un pò d'importanza sennò poi magari te nascondi...adesso torniamo al nostro uomo e al mio commento;

      Per quanto io possa apprezzare la produzione di Troiano che lo trovo cmq un valido autore direi giustamnte anche alla luce di nuove ed eventuali situazioni emerse negli ultimi periodi che cmq è un autore che spezza notevolmente i suoi lettori...in più occasioni ho dato modo modi di apprezzare le sue matite che le trovo spesso molto fresche e dinamiche per andarsi a perdere in "baroccate" colorate che rovinano ciò che lui stesso fa...non solo trovo molto difficile parlare di tecniche con troiano in quanto più volte ho espresso in pubblico "e non"...che anatomicamente spesso esaspera le proporzioni inventando spesso posizioni e torsioni del corpo assurde e "impossibili" senza considerare la mancanza di uno studio vero e proprio delle anatomie e dei drappeggi che appaiono spesso "acerbe" e degne di errori "da dilettanti". Un capitoo a parte andrebbe fatta sulla scelta delle prospettive spesso sbagliate e approssimative anche quelle e le scelte d'inquadratura (il fatto che si sceneggi da solo è palese in molte parti li dove sembra più un lavoro d'artiggianato da concorso del fumetto che il lavoro di un autore navigato con esperienza 20ntennale...lo dimostra altresì il fatto che dai tempi di engaso ad oggi vedo davvero poche migliorie nel tratto dell'autore che si cimenta ancora oggi ad essere un abrutta copia di se stesso senza un'evoluzione nè nei temi trattati nè nel disegno, al che starebbe bene quantomeno un bagno di umiltà dell'autore ad ammettere molte carenze piuttosto che accusare altri di non comprendere i suoi lavori...

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    3. Ma andiamo anche per la storia di frezzato...Frezzato è uscito molto prima di Troiano il fatto che quest'ultimo possa esser stato in qualche modo influenzato dall'autore sopra citato è palese inutile negarlo...mi stupisce il fato che questo sconvolga il mondo dei fumetti dato che tutti copiano tutti chi più chi meno...
      Certo dopo averlo accostato a Dick arrivare addirittura a citare un mostro sacro come BILAL ( autore che spesso viene citato dallo stesso troiano durante le sue interviste) mi vien da ridere tanto quando nomini Michelangelo e Caravaggio...se troiano arriva a loro mi domando allora gente come Hogart, castellini, bianchi o Dell'otto come ne parleresti?!!?!
      Di contro ti faccio notare che probabilmente accusando me di non leggere fumetti,( non vorrei farti star male ma in casa mia ne stanno oltre 10.000 ), ed oltre ad aver conosciuto il GOTA del fumetto internazionale e non...ti posso dire che tra le opere da te citate dell'autore partenopeo di "LICENZE POETICHE" ne stanno tantissime giusto per dirne alcune Miyazaki e il suo CONAN, Lo spaventapasseri de "il castello errante di howl", la strada de "la città incantata", Ken il guerriero, Valentine di FINAL FANTASY 7 per arrivare alla cosa più divertente di ERACLE da cui il frontespizzio è una copia, ma davvero brutta, di un'illustrazione di SIMON BISLEY...insomma un conto è copiare lo stile...un conto è copiare e dire che si tratta di OMAGGI...
      Mia cara Irina io chiudo qui questa mia parentesi, volevo ...dire molto meno con il mio precedente commento ma se mi si da dell'ignorante sono pronto a dimostrare che non lo sono...primo perchè giro per musei e conosco molto bene le opere dei vari leonardo, michelangelo e caravaggio...e secondo perchè purtroppo per te leggo tanto forse troppo...
      Ti saluto lasciandoti alle tue convinzioni...
      Io ritorno alle mie
      Cordiali saluti!!!

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    4. Cari anonimi, di "nome" e di fatto, com'è che se siete tanto grandi e colti scrivete e leggete così MALE? Sì, perchè di Blade Runner non c'è ombra nel mio post, ma anzi fin dalle prime battute mi sono premurata di delimitare a chiare lettere il Dick "imparentato" con Troiano, ovvero quello che inizia con 'Le 3 stimmate di Palmer Eldritch' e finisce con 'Dies Irae'. Un Dick assai diverso dai titoli da voi citati, con tanto di puerile listina che, guardo caso, "dimentica" proprio l'unico film tratto fedelmente da un romanzo di Dick:'A skanner darkly'. Una svista? No, soltanto la dimostrazione che non sapete di cosa state parlando. Il vostro è soltanto nozionismo della peggior acqua! Non mi impressionate per niente cari miei, e a nulla vale il vostro tentativo di demolirmi in quanto "giovane", oltre che ignoranti siete anche dei gran reazionari razzisti.
      Inoltre, riguardo alle "licenze poetiche", proprio nel mio post scrivo: << Troiano confeziona un universo volutamente mai del tutto autonomo, deferente anzi ad immaginari fin troppo battuti>>, e faccio sottolineare questo concetto da un estratto dalla prefazione di Antonio Faeti al primo 'Harcadja'. Ma voi anzichè leggere, perchè è evidente che non ne siete capaci, scatenate il vostro odio insensato verso un autore che non vi piace, ma le vostre armi di offesa sono spuntate dalla vostra mediocrità e dal vostro pressapochismo. Tornate a spolverare la vostra immensa biblioteca, chissà che non vi venga voglia di vedere cosa c'è dentro quei volumi, e salutatemi il gota del fumetto.

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  3. troiano come enki bilal????....cioè...ditemi quale pusher usate!!!(giusto per sapere..che mi interessa)

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    1. Il mio pusher sono le librerie. Hai presente dove si vendono quelle cose strane chiamate "libri"? Dovresti farci un giro anche tu. Male non ti farebbe.

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    2. ma dai...come puoi paragonare Enzo Troiano a certi monoliti del campo del fumetto??..io mi son visto qualche suo lavoro..una copiatura mal riuscita di Frezzato!

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    3. Il primo a paragonare Troiano a Bilal, e in tempi non sospetti, è stato uno dei più paludati critici italiani di Fumetto: Gianni Brunoro. In altre parti, altri critici, non hanno mai ravvisato in Troiano "scopiazzature" da Frezzato, semmai, mi pare su Lo Spazio Bianco, una sensibilità vicina a quella di Stefano Tamiazzo. Tutti e tre gli autori italiani si rifanno esplicitamente a Miyazaki e ad altri maestri dell'animazione giapponese, e non ne hanno mai fatto mistero. Ma tutti e tre sono differenti: Frezzato guarda anche a Liberatore e a Pazienza, Tamiazzo ai francesi di penultima generazione, e Troiano guarda molto anche agli americani.

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    4. Troiano si guarda allo specchio e si riproduce nei volti di tutti i suoi personaggi, e finchè sono uomini va anche bene, ma quando sono donne...
      E la tua strenua difesa del suo lavoro, cara Irina, così viscerale da diventare offensiva verso i tuoi lettori, mi fa quasi pensare che anche dietro il tuo volto, in realtà ci sia il suo...Dai, Enzo, togliti la maschera!

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  4. Il paragone con Bilal e P.H Dick, da parte di Irina, non poteva essere più azzeccato, per uno dei più grandi autori contemporanei del fumetto. Come tutti molti grandi autori, purtroppo incompreso ed ostacolato. Moliterni, Brunoro, Ongaro, A.Faeti, Castellini, Serpieri, L. Boschi e molti altri, tutti personaggi di chiara fama e incorruttibili(provate a pagarli per farvi scrivere qualcosa a vs favore e vedrete se ci riuscite). Il paragone con Frezzato poi è diventato un fatto ormai grottesco. Qualcuno ha mai rinfacciato ad Alessandrini di copiare Moebius? Qualcuno ha mai scritto che Stano copia Schiele? Qualcuno ha mai fatto notare che Manara è un altro dei copiatori di Moebius? Che Castellini è misto fra Adams e Buscema? E si potrebbe continuare per ore. Il riferimento poi, di un anonimo, a questo punto non tanto anonimo, ai drappeggi ed anatomie, è palesemente chiaro che la polemica di Dragonero scoppiata a gennaio sulle pagine di facebook, in cui L.Enoch ha fatto una figura di merda epica, ha ancora ferite aperte. Perché Troiano non è solo scomodo perché p un grande autore, ma perchè è un grande personaggio, impegnato, colto e che non ha riserve e paure di alcun tipo. Io l'ho conosciuto da vicino, il più umile e disponibile fumettista che ho incrociato, per questo mi girano le palle quando leggo queste cose. ma la più grande risposta a tutti questi anonimi, viene dalla selezione di questo autore all' "Artistalley" del Fantastic Florence Festival di Firenze al fianco di autori del calibro di M.Moore, Larry Elmore, D.Orizo, Lucio Parrillo, C.Castellini, S.Bianchi, J.Felix e tanti altri. Anadetelo a dire a chi ha fatto le selezioni che E. Troiano non sa fare anatomie, drappeggi e è immaturo. Dopo Faeti, moliterni, Ongaro e tanti altri, anche questi del F.F.Festival non capiscono nulla. Capite solo voi...ma tacete definitivamente, sarebbe ora!!!

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    1. Non sapevo nulla dela selezione alla Artistalley del Fantastic Florence Festival, grazie dell'informazione!
      Ovviamente sono d'accordo su tutto il resto!

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  5. Sono d'accordo con Francesco. Ho seguito la polemica di Dragonero e il suo ragionamento non fa una piega. Immagino che hai mancato di scrivere che come Irina, anche Moliterni e co. avevano scritto in maniera lusinghiera di Troiano, manca infatti un periodo nella tua frase. Aggiungo che Moliterni aveva paragonato Troiano a M.Caniff, H Pratt non come segno ma come innovatore di uno stile. Questi commenti e pareri andrebbero analizzati e discussi seriamente e non minimizzati e banalizzati da chi poco capisce, ma è solo fazioso. Non sapevo del Fanastic Florence Festival...un'altra freccia all'arco di Troiano e un'ennesima sconfitta per i suoi denigratori!!!

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    1. Hai ragione, ma nessuno non analizza più nulla, ci hai fatto caso? Sono tutti, come dire, ipnotizzati come gli zombi di Romero dai fuochi d'artificio...loro, gli zombi, alla fine si ridestano...ma non è detta la stessa cosa per i detrattori di Troiano... che forse non sarano altrettanto fortunati, in quanto è proprio la storia a non esere con loro.

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  6. In un momento il cui il fumetto sta facendo registrare minimi storici e disinteresse totale, a vantaggio di cosplay e games. autori come Troiano potrebbero essere la salvezza di questo mondo. E invece anziché tutelarlo, proprio dall'Italia partono le critiche più feroci. IL suo Korea 2145(che io trovo superiore di gran lunga sia come disegni che testi ai lavori di Bilal), qui pubblicizzato, se fosse stato disegnato da un autore noto, si sarebbe parlato per anni di capolavoro. Ma gli altri, a differenza di noi italiani, sanno tutelarli i loro talenti.
    Comunque l'informazione esatta sul festival a cui è stato selezionato, la trovate a questo link:
    http://www.florencefantasticfestival.com/index.php?lang=it
    Mi spiace per Enoch che stimo, ma la selezione di questo autore, ad un festival così selettivo, la dice lunga che si è sbagliato di grosso. Un po' di umiltà, gli errori li facciamo tutti, non è una tragedia!!!

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