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DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI!

lunedì 7 gennaio 2013

GLI ORFANI, il nuovo fumetto di fantascienza targato Bonelli!

A colori, ideato e scritto dall'autore di Asso, vedrà la luce delle edicole il prossimo Ottobre.
Le prime immagini e dichiarazioni, sono però sconfortanti.
Certo è impossibile, prima dell'uscita ufficiale, esprimere un giudizio a tutto tondo sull'intero progetto, ma è altrettanto sicuro che un parere, quantomeno estetico, seppure parziale, si impone ( a meno di non prendere sulla fiducia tutto per buono ).
L'estetica, diciamo pure il design, che emerge dalle immagini finora diffuse, non va oltre una rimasticatura mal digerita e pochissimo reinterpretata di poche e troppo riconoscibili "cose". Dal videogioco Halo, alle serie Starship Troopers e Star Wars ( una Boba Fett, zinnuta e in minigonna, tocca vette di ridicolo mai sfiorate prima!). Dal suo blog, l'ideatore della serie, risponde che è praticamente impossibile inventare qualcosa di nuovo sul tema.
Sarà impossibile, forse, per lui e i suoi pards, visto e considerato che non di rado in Francia, Stati Uniti e Giappone escono fumetti ( ma anche film, videogiochi, cartoni animati e serie tv ) con idee, non soltanto visive, del tutto autonome!
La dichiarazione dell' ideatore de Gli Orfani, altro non è che un patetico colabrodo spacciato per alibi.
Questa sempre meno insolita pratica, mi fa pensare alla "genesi" di Nathan Never ( non a caso un altro bonelliano ), la cui "bibbia" era in gran parte saccheggio dell'universo tecnologico creato poco prima da Masamune Shirow per Appleseed.
In casa Bonelli, gli ideatori di serie fantascientifiche devono evidentemente pensarla allo stesso modo: è impossibile creare qualcosa di nuovo.
Per fortuna che altrove c'è ancora chi lo fa... Anche se, purtroppo, non soltanto a beneficio dei lettori, ma anche dei professionisti del saccheggio e sfruttamento di universi creativi altrui.
Piu' che predoni, veri e propri "buchi neri" dell'immaginario.

12 commenti:

  1. Perchè parlarne, Irina? Perchè, paradossalmente, aumentare ulteriormente la fama del Rrobe, anche in negativo? E' un autore medio, e non andrà più in là di quello. Se alcuni critici sentono il dovere di analizzarne il suo nulla perchè sono intimiditi dalla sua straripante invadenza, fatti loro. E quelli che si adeguano per pigrizia mentale o per opportunismo, o gli sfegatati, che hanno qualcosa da guadagnarci magari scrivendo in futuro una Storia per Bonelli, o da chiedere in futuro, mi spiace per loro. D'altrode siamo in Italia, la patria di B, a cui R pare ispirarsi per la sua autopromozione mediatica priva di senso del ridicolo (ma efficace(. Altri ancora ci sperano. Perchè tirargli la volata con Orfani, che ancora non ha dato la prova del suo fallimento, per rischiare di entrare a far parte dei pregiudiziali, degli invidiosi? Chi se ne frega di Rrobe? E' l'autore di Asso, dovrebbe bastarci.
    F

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  2. si , in effetti potrebbe sortire l'efffetto contrario, ma a volte certe cose non si possono trattenere, quindi Brava Irina!

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  3. Irina, stai leggendo Saga di Brian Vaughan?

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  4. Non ero d'accordo con la critica preventiva a Orfani, ma oggi, sentendo lo stridere delle unghie sui vetri nell'ultimo postato del suo autore, non posso che essere d'accordo con Irina e alle sue argomentazioni fondatissime. E che dire della bronzea nonchalance con la quale, sgamato su Fb da un disegnatore, R astutamente gioca d'anticipo e tenta di ribaltare il plagio evidente esmaccato del Captain Power anni 80, millantando un'inaspettata (ah! ah!) "nostalgia canaglia" gradita ancorchè assolutamente casuale (ah! ah! coff!). La stessa cover di Orfani è addiritura la copia conforme di un'immagine dell'epoca (vedere per credere), ma Mammucari non lo sapeva, certo. E il bello è che i suoi fans credono davvero nella combinazione astrale, e qualcuno parla persino di inconscio collettivo, segno che un ventennio di B. è stato utile anche a un R, lo scrittore che copiava a sua insaputa.

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    1. Per il RR nazionalpopolare, solo gli altri copiano; lui e i suoi amichetti citano, si ispirano, o al massimo hanno rigurgiti nostalgici.

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  5. Stiamo parlando di una categoria che io annovero tra i furbetti del quartierino. Non solo l'autore di Orfani, aspettato da tutti al varco, ma anche altri... Chi? Appuntamento al prossimo post!

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  6. Era da troppo tempo che mancavo da questo blog. Ero diventato troppo buono. Fortuna che ti ho ritrovato. :P
    D'accordo sul post anche se credo sia doveroso acquistare almeno il primo numero per un giudizio ancor più concreto.
    Ora, mi domando perché l'anonimo abbia citato Saga...

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    1. Forse solo perché gli piace, e gli -o le- interessa un mio parere... ma io, a parte Mignola, Miller, Batman e Atomic Robot, non leggo altro di americano.

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  7. Recchioni è la mediocrità fumettistica fatta persona..ma che ha scritto di decente???dice di aver fatto un capolavoro quale 'mater morbi'..storia alquanto banalotta che ha fatto parlare per lo più per l'uscita autobiografica del robbe..peraltro usata anche su john doe...Si vabbè stavi per defungere..la morte stava li..tu ne puoi parlare e gli altri no..se ti piace piangerti addosso per ste cose in italia c'è la De Filippi..Le altre ca64t3 scritte su Dylan dimostrano solo che Lui(d'obbligo)dello spirito del personaggio non ha capito manco il'giuda ballerino'..è per quelli come il robbe che di Dylan escono ormai più storie che di topolino..hanno rovinato un personaggio meraviglioso....e continuano a farlo in nome di quella cosina che fa dling dling(se spiccia)...Altro presunto 'capolavoro' dovrebbe essere 'la redenzione del samurai'..non mi esprimo più di tanto...banale..stereotipatissima minestrina riscaldata (vedasi milamila film/telefilm/cartoni sul genere e non)..Questo ennesimo capolavoro annunciato me lo perderò volentieri..non tanto per le somiglianze presunte o fondate..non tanto per le banalità che dovrei subirmi..quanto per il fatto che i veri grandi autori non riescono ad avere vita lunga alla Bonelli (vedasi Ambrosini su tutti)..e la Bonelli ormai scrive le regole del fumetto italiano..tanti auguri al Recchioni..sperando non gli capiti altro..o dovremmo leggercelo per altri 20 anni..

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  8. Che dire...concordo su tutta la linea, solo mi spiace che non ti firmi,di non conoscere il tuo nome. Ma continua con la tua "resistenza", non sei solo!

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  9. Peccato inserirsi in una discussione di gennaio dopo mesi mesi e mesi. Finalmente però ho trovato una campana diversa da quella ufficiale, che altro non fa che osannare l'ormai prossimo "Orfani", e volevo aggiungere il mio pensiero.
    Premetto che non ho nulla contro il progetto o l'autore ma ci sono delle cose che, davvero, fanno imbestialire! Quando sono uscite le prime immagini sul blog, chiunque ha subito pensato: "Questo è Halo" guardando a livello visivo il materiale, più precisamente Halo Reach dove abbiamo una squadra di sei soldati del futuro in armatura con donna soldato e cecchino col mimetico (era molto facile associarlo). Sul blog RR stizzito risponde: "E perchè non Henlein con Fanteria dello spazio?!" Ecco e io qui mi arrabbio, perché è troppo facile prendere Heinlein come scudo e lasciar intendere " Ah ma tanto tutti hanno copiato da lui, quindi che male c'è!" Ma col cavolo! Heinlein è stato certamente tra i primi a parlare di soldati e corpi scelti di militari che nel futuro si cartellano con degli alieni. Molto generico come argomento.
    Uno copierebbe Heinlein mettendosi a scrivere un'altra storia di soldati nel futuro che combattono alieni, usando questo come pretesto per parlare di società e di moralità della guerra. Come ha appunto fatto Heinlein.
    Torniamo ad Halo, per chi conosce la trama (quale trama? Non c'è nulla di più contorto della trama di Halo) sa che esiste un'élite di corpi speciali gli "Spartan" che vengono rapiti in giovane età e sottoposti a tutta una serie di potenziamenti per diventare dei super soldati. Ci dice qualcosa? Ecco questo è Halo e non Heinlein. Ma è anche Orfani o sbaglio?
    Poi ci sarebbe un'altra cosa, questa però a livello visivo: armature, caschi veicoli e tutto il resto non hanno per ora, nulla di originale, e questo è innegabile e spiace anche. Sono un continuo collage di pezzi rubati a diverse opere. Di modo che non ci sia nulla di palesemente copiato, ma tutto assomiglia a qualcosa di già visto. Ma perchè? Era tanto difficile fare qualcosa di originale? Qualcosa per cui il lettore medio, guardando una tavola presa fuori dal contesto, dica " Ah questo è Orfani" e non abbia invece un déjà vu?

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