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giovedì 24 gennaio 2013

Enzo Troiano/Luca Enoch/Dragonero

 Un piccolo caso è scoppiato su Internet, su alcuni blog e su fb.
Enzo Troiano ha inviato una rosa di schizzi di prova (qui ne vedete solo una scelta) a Luca Enoch, titolare della serie in lavorazione per Bonelli DRAGONERO.
Dragonero era già stato un pessimo numero della collana Romanzi a fumetti Bonelli. Per pessimo intendo che altro non era che la risciacquatura dei piatti di tutte le peggiori e inquinanti opere fantasy in circolazione (fans di Tolkien e Howard, chetatevi, non parlo di loro). Ma ad Enzo il fantasy piace, e ha voluto provarci. La risposta di Enoch non si è fatta attendere. Un rifiuto su tutti i fronti, e la cosa non mi meraviglia e non deve meravigliare: Enzo Troiano non ha nulla da spartire con lo stile Bonelli. Ciò che meraviglia (e deve scandalizzare!) è come Enoch ha trattato Troiano, ovvero come l'ultimo dei dilettanti allo sbaraglio! Con inopportune e non richieste critiche e consigli tecnico/artistici. Se volete saperne di piu', andate sulla pagina fb di Enzo Troiano.
Il sunto è che Luca Enoch ritiene Troiano un giovane appassionato che ancora deve macinare fogli e matite per raggiungere un risultato professionale... quando in realtà Enzo ha alle spalle oltre due lustri di pubblicazioni professionali in Italia, Francia, Stati Uniti e Inghilterra!!! Il fatto, vero e incontestabile (basta vedere cosa sta pubblicando e cosa sta per pubblicare Bonelli), è che stanno facendo carne di porco di generi che non conoscono! Probabilmente, se a Luca Enoch si fossero presentati Alan Lee, i fratelli Hildebrandt e Frank Frazetta (ovvero alcuni tra gli "inventori" dell'immaginario fantasy), avrebbe risposto come ha fatto con Troiano, scambiando lo stile non bonelliano per carenze tecniche. Chi non disegna come i bonelliani, non è un professionista! Roba matti!

5 commenti:

  1. A parte il paragone azzardato con Frazetta (probabilmente persino un revisore kafka-bonelliano capirebbe la potente arte di Frazetta.), concordo.

    A me Enzo Troiano non dispiace affatto, sebbene lo conosca solo per i suoi lavori iniziali (Engaso e forse poco altro) e anche se vedessi una discreta influenza di Castellini, questa non era troppo invadente come in molti altri disegnatori che vedevo nello stesso periodo.
    Lo trovo un po' acerbo, ma non nel senso negativo, ma più nel senso di spontaneo e non accademizzato.

    Secondo me il giudizio di Enoch è basato più su gusti personali che su giudizi tecnici precisi, senza che Enoch se ne renda conto.
    Probabilmente per questo suo gusto non ha capito di aver a che fare con un professionista. Ma non penso volesse mancar di rispetto, non mi sembra un coglioncello, da quelle poche cose che ho letto sul suo blog.

    Stupisce comunque che certe argomentazioni vengano usate da uno come Enoch, il cui stile non è particolarmente bonelliano.
    E non tutti i disegnatori che lavorano alla Bonelli rispettano i canoni che vengono richiamati un po' a vanvera da certi revisori. D'altronde, a capo dell'azienda e nei dintorni dell'ufficio del principale, c'era chi riteneva gli stili di Castellini e Rinaldi uguali.
    Viene da meravigliarsi come possano lavorarci artisti come Ortiz o Font...anzi vista la snaturalizzazione artistica che sembrano aver avuto questi, forse è un bene, certo non economicamente, per Troiano non esser stato ritenuto adatto.
    Allo stesso modo, alla Bonelli, avrebbero sicuramente giudicato gli eventuali disegni di prova di Bisley.

    Io vedrei bene Troiano in qualche racconto per qualche "Maxi". In quel caso non stonerebbe neanche in un bonellide.

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  2. Risposte
    1. Non resuscitato, ero solo in letargo :)
      A rilegger solo l'ultima frase del commento sopra, non ero ancora sveglio del tutto quando l'ho scritto.

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  3. Engaso 0.220 è un fumetto di 20 fa! Enzo Troiano è molto cambiato, praticamente non ha piu' nulla di Castellini. Consiglio vivamente di leggere i suoi cartonati: Korea 2145 (il piu' bello, un capolavoro degno di stare vicino a Ghost in the Shell), Lufer, Eracle 91, Harcadja 1 e 2.

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    1. Probabile che non abbia piu' nulla di Castellini. Non ritengo avesse molto in comune con Castellini neanche prima, a parte qualche omaggio (ho sbrigativamente espresso male il mio pensiero nel precedente commento, chiedo venia :P).
      Penso ne fosse più affascinato che influenzato. (Risfoglierò il suo Engaso per chiarirmi le idee).

      Potresti fargli una bella intervista...tipo quelle di "Scuola del Fumentto"

      Appena ho qualche dindino terrò presente i tuoi consigli e mi risfoglierò gli altri post in cui parli di Troiano (e non solo quelli).

      A proposito... ma qualcuna sa Castellini che fine ha fatto? Sembrava dovesse spaccare il mondo... Gli hanno affibiato serie talmente patetiche che in confronto NN è un capolavoro.

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