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DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI!

lunedì 24 dicembre 2012

Credete agli UFO?

Io si, e forse ne ho anche visto uno... ma non sono certamente una testimone "attendibile", considerata la mia dichiarata passione per la fantascienza. Comunque sono una grande fan di questo libro e a Sidney, in Australia, ho anche avuto l'onore di conoscere e conversare per un intero pomeriggio col suo autore. Se non lo avete mai letto, o magari neanche sentito nominare, il mio consiglio è quello di correre immediatamente ai ripari, ma di non scegliere la scorciatoia offerta dal pessimo film che ne è stato tratto.
Un favore: se avete altri libri del genere da segnalarmi, ve ne sarò eternamente grata!
Buon Natale a tutti!

venerdì 21 dicembre 2012

IL MONDO NON E' FINITO...E IO SONO PIU' VECCHIA DI UN ANNO!

Mi ero preparata alla fine del mondo, guardando con il mio gatto Reginald, ronfantemente accovacciato sulla mia pancia, 'sti due film apocalittici: PIANETA TERRA: ANNO ZERO e THE ROAD, il primo; una super cazzata nipponica, ma non priva di un certo fascino; il secondo un capolavoro da tempo nella lista dei miei bellissimi.

mercoledì 19 dicembre 2012

Prima che il mondo finisca: gli ultimi 2 PREMI WONDERINA (Animazione e letteratura)

Operazione, sulla carta, quasi impossibile e blasfema, quella di "trasportare" il piu' importante personaggio di Osamu Tezuka, ASTROBOY, in un moderno film di animazione 3D.
Eppure, quelli della IMAGI, cel'hanno fatta! Con piu' cuore, anima e stile di qualsiasi Pixar e Dreamworks. Commovente ed entusiasmante. Forse ha ragione Bruno Bozzetto quando dice: <<non esiste il genere film "d'animazione", ma solo il film>>.
Premio WONDERINA, dunque, alla IMAGI e al suo ASTROBOY!!!







Per la letteratura, invece, pur essendo usciti nel corso di questo nuovo millennio diversi notevoli romanzi di fantascienza (dei quali ho già precedentemente parlato in altri post ), ho deciso -un po' all'ultimo momento- di fare uno strappo alla (mia) regola e di dare il "wonderinesco" premio virtuale a Nicolai Lilin, che fin dal suo primo romanzo, EDUCAZIONE SIBERIANA, si è meritatamente assicurato una nicchia nell'olimpo dei grandi narratori di questo secolo.

lunedì 17 dicembre 2012

Prima che il mondo finisca: PREMI WONDERINA (Cinema)

In un momento cinematograficamente storico come questo, in cui c'è chi pretende di valutare o addirittura invalidare un film, arrivando anche a sconsigliarne la visione in base all'avvenuta o meno applicazione, dai gestori dei cinema, della stereoecopia 48 fps (?), scambiando -in virtu' di un purismo di facciata- l'opportunità tecnologica per imprescindibile scelta artistica del regista/autore; il premio Wonderina va parimerito a due pellicole a basso, bassissimo costo, ma ad alto tasso di contenuto e stile: MOON di  Duncan Jones (GB 2009) e 2035 THE MINDJUMPER di Terence H. Winkless (USA 2007).
Il primo, appassionato omaggio alla fantascienza umanistica di Solaris e Silent Running, è l'incantevole e già maturo esordio al lungometraggo del figlio di David Bowie. Il secondo, prodotto da Roger Corman, è un robusto e ruvido b-movie, di quelli che non se ne fanno piu' e che riportano alla memoria i bei tempi andati delle produzioni Debra Hill & John Carpenter, e ancor piu' quelle della vecchia Empire di Charles Band.
Questo è cinema! Gli "effetti" con rincaro del biglietto, invece, non sono altro che bieco marketing.


giovedì 13 dicembre 2012

Prima che il mondo finisca: PREMI WONDERINA (fumetto)

 
 
All' ultima Lucca Comics sono stata a più riprese "molestata" da gentucola che voleva mettermi in guardia da Enzo Troiano. <<E' un pazzo!>>, mi dicevano, <<Un visionario, un megalomane!>>, e via di questo passo... Per me, invece, Enzo Troiano è semplicemente l'autore che da vent'anni a questa parte, più e meglio di qualsiasi altro, ha dipinto con stoica coerenza il più grande affresco di storia futura mai apparsa sul "pianeta" fumetto dai tempi di Trilogia Nikopol di Enki Bilal. Da Engaso 2020, brevissima storia che fece da bibbia per una delle serie "simbolo" del fumetto indipendente italiano: ENGASO 0.220, fino al recente dittico di HARCADYA, Enzo Troiano ha raccontato la SUA storia, in barba alle mode passeggere che, imperversando con la complicità di forum e di "critici" prezzolati, continuano a contribuire alla distruzione di questo -da me- amatissimo linguaggio. Magari non si può del tutto essere d'accordo sulle sue idee, e sul modo "evangelico" di diffonderle, ma sono pur sempre IDEE, in un mondo che ne è sempre più sprovvisto. E CORAGGIO, aggiungo, in un mercato sempre più vile.
Per questi motivi, ENZO TROIANO e la sua ultima fatica Harcadya si meritano il mio virtuale premio!
p.s: Nessun fumetto commerciale, o imitativo di un genere modaiolo, potrà mai competere con opere la cui ragione d'essere è occuparsi del futuro della razza umana.

martedì 11 dicembre 2012

VUOTI A PERDERE

Risparmiamoci  tutta la menata sul "Chambara", La redenzione del samurai nulla ha a che vedere con tale nobile genere, in quanto altro non è che il solito citazionistico copia & incolla di frames cinematografici, stavolta tratti da popolarissimi film sui samurai (e senza riuscire neppure ad essere un contenitore dell'immaginario, al contrario delle opere di Enzo Troiano che Roberto Recchioni tanto avversa). Anche il disegno di Andrea Accardi, altrove bravissimo, è qui congelato in preziosismi decorativi che neutralizzano tutta la freschezza delle sue prove precedenti. Per entrambi gli autori, non una solenne bocciatura (siamo pur sempre nello standard professionistico italiano) ma un paio di consigli: ripassare i veri classici e rileggere la serie a fumetti di Robert Gigi Samurai.
Asso, invece, è tutta un'altra storia, una brutta, bruttissima storia a dire il vero. Un lavoro che nessun editore avrebbe mai pubblicato se l'autore non fosse un "asso" nelle pubbliche relazioni... perché Roberto Recchioni è un professionista del fumetto come 1000 altri, ma agli altri 1000 mai e poi mai permetterebbero una simile, edonistica, uscita. Asso è, forse, un oggetto cartaceo rivolto esclusivamente agli idolatranti avventori del blog del suddetto, impensabile e improponibile per chiunque altro, o almeno questo è ciò che penso e spero.